FONDI – Potrebbe arrivare da un incontro in programma giovedì pomeriggio la “pace armata” tra l’istituto comprensivo “Tenente Alfredo Aspri” di Fondi e quelle famiglie che avevano iscritti i loro bambini (una dozzina) alle prime classe elementare di altri plessi per protestare contro la scelta della dirigenza scolastica di formare una classe con soli bambini di nazionalità indiana, pakistana e albanese. Ora si prova a rientrare in carreggiata come richiesto dall’ufficio scolastico regionale che, pare su esplicita richiesta del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditarra, aveva chiesto alla dirigente Adriana Izzo, dopo il clamore degli ultimi giorni, a “riequilibrare la costituzione delle classi prime, con l’obiettivo di ristabilire un giusto bilanciamento tra studenti italiani e stranieri”.
Non si era fatta attendere la risposta della preside dell’istituto “Aspri” che, definendosi “mortificata e amareggiata”, ha ribadito come la sua scuola abbia il più alto numero di alunni stranieri e che solo l’improvviso spostamento di questi alunni italiani avesse pregiudicato il bilanciamento già creato. E poi c’è un altro fattore: la scuola Aspri è interessata da lavori di ristrutturazione ed alcune classi sono state spostate lontane dal plesso originario. Sarebbe questo uno dei motivi che ha spinto i genitori allo spostamento, come certificato anche da qualche genitore. La stessa comunità indiana, per bocca di Gurmul Singh, presidente della comunità indiana del Lazio, ha smentito l’esistenza di accuse di razzismo in una città che è sempre stata accogliente. E l’unico modo per integrare è stare insieme.