Cronaca

Latina / Operazione anti-droga “Reset”, al processo l’audizione del collaboratore Renato Pugliese

LATINA – Quanta droga era a disposizione per l’intero territorio della provincia di Latina. Questo inquietante elemento è emerso giovedì dall’udienza del processo, in corso di svolgimento davanti al terzo collegio penale del Tribunale presieduto da Mario La Rosa, nell’ambito dell’operazione “Reset” . E a rispondere alle domande del Pm della Dda di Roma Luigia Spinelli e Francesco Gualtieri è stato il collaboratore di giustizia Renato Pugliese. Ha ricostruito i rapporti e ruoli di alcuni componenti del gruppo criminale (composto tra gli altri da Angelo, Salvatore e Valentina Travali, Costantino Cha Cha Di Silvio, Gian Luca Ciprian, Alessandro Zof, George Valeriu Cornici, Luigi Ciarelli, Davide Alicastro, Ermes Pellerani, Cristian Battello, Fabio Benedetti, Antonio Giovannelli, Silvio Mascetti, Alessandro Anzovino, Antonio Peluso e Valentina Travali) con Angelo Travali relativamente ad una delle attività più redditizie del sodalizio crimimnale, lo spaccio di sostanze stupefacenti.

E cos’ che Ermes Pellerani e Cristian Battello – a dire di Pugliese – acquistavano droga direttamente da Angelo Travali per poi spacciarla il primo a Sezze, il secondo ad Aprilia. E il collaboratore di giustizia ha specificato che gli acquisti, a cadenza settimanale, avvenivano quasi sempre nel parcheggio sottostante i palazzoni nel quartiere Q4, proprio sotto l’abitazione dei Travali e presso il campo di calcio sede della società sportiva “Liberi e Forti” in via Coriolano, a Campo Boario.. I 36 imputati rispondono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, estorsioni aggravate anch’esse dal metodo mafioso. Il tempo non è un fedele alleato del Tribunale e nelle fasi inaugurali dell’udienza di giovedì il presidente La Rosa ha deciso di calendarizzare due udienze a settimana (la prossima ci sarà il 27 settembre con il prosieguo dell’udienza di Pugliese) sino al prossimo gennaio per fronteggiare la scadenza dei termini cautelari

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