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Gaeta / Casa di riposo per anziani a Calegna, pubblicata dopo un mese la delibera delle polemiche

GAETA – “Leggeremo attentamente la delibera e decideremo il da farsi in stretta collaborazione con la segretaria comunale e con la nostra avvocatura”. Sono le stringatissime dichiarazioni del presidente del consiglio comunale di Gaeta Davide Speringo dopo la pubblicazione, attesa dal 24 agosto scorso, della deliberazione consiliare numero 46 con cui la maggioranza consiliare, a fatica, approvava il progetto in variante al Prg per la realizzazione della Pida srl di una casa di riposo per anziani nel quartiere (del sindaco Leccese) di Calegna. La delibera numero 46 da martedì – giorno in cui è stata pubblicata all’albo pretorio on line del comune – è finita sotto la lente di ingrandimento di diversi legali alla luce del contenuto shock dell’ex sindaco della città e attuale consigliere comunale di maggioranza Massimo Magliozzi che, tra le righe, ha parlato di un “regalo” , di una cambiale elettorale pagata dalla sua maggioranza alla società proponente.

La delibera numero 46, pubblicata alla moviola perché carente iniziale di alcuni allegati fondamentali degli ultimi due dirigenti che si sono succeduti alla ripartizione tecnica del comune di Gaeta, è intanto finita sulla scrivania del legale che assiste da anni la Pida srl, l’avvocato Mirko Di Biase.

“Se dovremo difenderci dalle gratuite ed infondate accuse che sono state mosse dal consigliere comunale Magliozzi dovrà dircelo solo il nostro legale” – ha fatto sapere la Pida. L’azienda, che si dice “amareggiata e delusa perché la politica non ha capito la valenza sociale del progetto presentato da quattro anni al comune”, ha deciso di giocare come il gatto col topo, nel senso che vuole attendere il tipo di iniziativa che assumerà il sindaco Cristian Leccese a tutela dell’onorabilità e dell’immagine del consiglio comunale nel momento in cui il suo predecessore e collega di coalizione aveva definito i suoi componenti “camerieri” naturalmente al servizio dell’imprenditore, altro non è che la sorella della consigliera di maggioranza Paola Guglietta.

Il comune, stando alle dichiarazioni soft del presidente d’aula Speringo, ha deciso di prendere tempo ma sa che non è infinito…nella misura in cui immagina (a ragione) che la delibera numero 46 finirà all’attenzione del vaglio della Procura di Cassino e a formalizzare il primo click sarà il consigliere comunale di opposizione e presidente della commissione Controllo e garanzia Franco De Angelis. E l’azione in corso da martedì è quella di sottolineare le dichiarazioni cult effettuate dall’ex sindaco di Forza Italia Massimo Magliozzi. Nel suo colorito intervento aveva immaginato l’arrivo delle volanti delle forze di polizia ed il tintinnio delle manette. L’aveva fatto chiedendo di bloccare un progetto che, definito lo scorso dicembre con la conclusione della conferenza dei capigruppo, crea – a sua dire – un’ingiustificata plusvalenza all’imprenditore che ha presentato il progetto.

L’ex sindaco Magliozzi ha votato contro e l’ha anche motivato. Nel 2020 sedeva in consiglio comunale (insieme ad altri quattro consiglieri in carica) quando votò favorevolmente la cessione alla “Pida” di 240 metri quadrati di terreno comunale (per un importo di 4000 euro) che sono bastati al privato per realizzare il lotto minimo per realizzare “una struttura ricettiva quando il piano regolatore a Calegna, in quell’area, prevede altro, servizi e palestre”. E così che all’assenza dell’incompatibile Paola Guglietta (e dei consiglieri Pina Rosato e Marco Di Vasta) nella maggioranza si erano aggiunte due astensioni (dei consiglieri Assuntina Coscione e, sorpresa delle sorprese, del fedelissimo Pompeo Costabile), in occasioni del voto finale, che hanno contribuito a rendere come la pece il viso del sindaco Leccese. Il progetto in variante è stato approvato con soli 8 voti ma hanno fatto rumore quelli contrari dell’ex sindaco Magliozzi e dei consiglieri d’opposizione Scinicariello e De Angelis.

Quest’ultimo era stato l’unico a presentare le osservazioni al progetto vistato favorevolmente dalla conferenza dei capigruppo. Aveva rinnovato le sue perplessità sul fatto che l’ormai ex dirigente della ripartizione tecnica Pietro D’Orazio non abbia voluto aprire il fascicolo accompagnato, nove mesi, dal positivo parere tecnico di chi l’aveva preceduto, l’architetto Stefania Della Notte. “Per me il progetto non merita altri approfondimenti se ha completato la sua istruttoria – ha sempre detto D’Orazio ma nel consiglio comunale di Gaeta il consigliere De Angelis ha confermato come nel comune di Gaeta si siano annidati, come nei tempi migliori, i fantastici corvi. Nella sua casella di posta – è stata questa una rivelazione – aveva ricevuto una lettera dell’architetto Della Notte con cui chiedeva, dopo nove mesi, di essere esonerata dall’aver espresso un parere tecnico sul progetto che andava ratificato nel “primo consiglio comunale utile” e non dopo 9 mesi… De Angelis, allegando la lettera dell’architetto Della Notte alla segretaria Comunale Cinquanta aveva posto un altro quesito. Ma il progetto in variante della Pida srl non aveva bisogno di un parere contabile -finanziaro aggiornato dal momento che in questi nove mesi al consiglio comunale di Gaeta è stato approvato di tutto, bilancio previsionale 2024, salvaguardia degli equilibri di bilancio, rendiconto ed il Pef 2024-2026 ? Il presidente Speringo aveva provato a togliere le castagne del fuoco: “Il parere contabile non è necessario nel momento in cui non implica nulla sul bilancio dell’ente”.

La Pida srl ha fatto sapere di non stare a guardare….fermo restando che attende di verificare il comportamento politico della maggioranza nei confronti di un suo esponente, Massimo Magliozzi, che dall’inizio della consiliatura ambisce a tornare a far parte della Giunta occupandosi di Lavori Pubblici. Il presidente del consiglio Speringo prende tempo e, per evitare di rimanere istituzionalmente isolato, vuole attendere di capire il tipo di orientamento che intendono assumere il sindaco Leccese e la segretaria comunale Cinquanta. Un fatto è certo. La delibera numero 46 è stata pubblicata subito dopo che il consigliere De Angelis sui social aveva rimarcato un misterioso ritardo sulla pubblicazione di alcune delibere approvate sabato 24 agosto: “A Gaeta – aveva scritto – in 12 giorni compreso Ferragosto, sono state istruite e portate in consiglio cinque progetti di finanza, approvandoli, per la futura gestione degli stabilimenti balneari. A distanza di quasi un mese di quelle delibere non si ha alcuna notizia. Chissà cosa ne pensano i diretti interessati. Avranno chiesto spiegazioni al presidente del consiglio comunale”.

La calma, anche oltre il torrente Pontone, è la virtù dei forti.

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