LATINA – Se Acqualatina non riesce dopo tre mesi a rispondere alle richieste di rateizzazione delle sue fatture presentate da contribuenti morosi, non può neanche avviare le procedure per l’interruzione del flusso idrico ai loro danni. Questo tipo di disservizio è stato riproposto dall’ “Assoconfam” di Latina, l’associazione Consumatori e Famiglie, che si è fatta portavoce dei disagi vissuti da numerosi utenti che dallo scorso luglio sono in attesa di ricevere una risposta dall’ente gestore relativamente a specifiche istanze per ottenere la dilazione del pagamento di alcune fatture non correttamente pagate. L’Assoconfam ha fatto rilevare come i contribuenti morosi, dopo aver presentato il modulo di subentro, hanno chiesto di ottenere gli adeguati chiarimenti ricevendo una sola risposta: attendere a fronte di minacce di distacco del flusso idrico.
Il presidente dell’Otuc e dell’Assoconfam di Latina , Antonio Villano, ha sollecitato un intervento risolutore per far fronte a questa problematica da parte dei vertici dell’ente gestore e, soprattutto dei sindaci della provincia di Latina e dell’Ato 4 e del dirigente della sua segreteria tecnica operativa. “Rivestono tutti un ruolo importante di controllo e – ha concluso Villano – dovrebbero imporre al gestore di essere più rispettoso nei confronti degli utenti e di rispettare le delibere imposte dall’Arera”.
In effetti l’Assoconfam chiede il rispetto dell’articolo 5 della delibera 311/2019 della stessa Autorità nazionale sulle reti idriche e dell’energia secondo il quale “il gestore è tenuto a garantire all’utente finale la possibilità di richiedere un piano di rateizzazione dell’importo oggetto di costituzione in mora avente durata minima di dodici (12) mesi, con rate non cumulabili e una periodicità corrispondente a quella di fatturazione, salvo diverso accordo tra le parti. La volontà dell’utente finale di avvalersi di piani di rateizzazione personalizzati o della possibilità di rateizzare i pagamenti per un periodo inferiore ai 12 mesi deve essere manifestata per iscritto o in un altro modo documentabile…L’utente finale, poi, è tenuto ad inoltrare l’adesione al piano di rateizzazione, contestualmente al pagamento della prima rata del piano medesimo, entro il quinto giorno solare antecedente il termine ultimo per il pagamento dell’importo oggetto di costituzione in mora. Lo stesso piano di rateizzazione dovrà indicare la data di scadenza e l’importo di ogni singola rata, nonché il riferimento alla comunicazione di costituzione in mora e ai recapiti del gestore da contattare in relazione al piano medesimo”.