CISTERNA DI LATINA – Tentare di limitare i danni sul piano processuale. Dopo la richiesta della Procura di Latina di svolgere il prossimo 26 novembre il rito immediato in considerazione di un quadro probatorio considerato granitico, non si è fatta attendere la contromossa della difesa di Christian Sodano, il finanziere 27enne originario di Scauri che lo scorso 13 febbraio ha ucciso a colpi di pistola a Cisterna René Amato e Nicoletta Zomparelli, sorella e madre della sua fidanzata di 49 e 19 anni. Gli avvocati Lucio Teson e Leonardo Palombi hanno presentato al Tribunale la richiesta di svolgere il dibattimento con il rito abbreviato che consente, in caso di condanna, di beneficiare di uno sconto di un terzo della pena.
A decidere se accogliere o meno l’istanza sarà il magistrato che presiederà il dibattimento, il Gip Giuseppe Cario. Lo farà in base anche al peso delle ipotesi accusatorie avanzate dalla Procura per Sodano, il quale, dopo aver tentato di uccidere la ragazza, si costituì alla Squadra Mobile della Polizia grazie alla determinante azione di convincimento di uno zio ex Carabiniere, sono davvero pesanti: l’omicidio volontario e una serie di aggravanti. Sono contenuti nella richiesta che il Pm De Luca ha inviati al Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario chiedendo di svolgere il delicatissimo processo direttamente davanti la Corte d’Assise evitando l’udienza preliminare alla luce della robustezza del quadro probatorio delineato al termine delle indagini compiute dalla Polizia.
Sodano quel tragico pomeriggio del 13 febbraio 2024 aveva avuto una discussione – una delle tante – con la fidanzata Desirèe nell’abitazione della sua famiglia in via Monte Lepini, alla periferia di Cisterna. Di quell’abitazione era ospite lo stesso Sodano dopo aver perso, a breve distanza l’uno dall’altro, i suoi genitori, il papà ufficiale presso il gruppo di Formia della Guardia di Finanza di Formia e, in precedenza, la madre, in servizio presso la Polizia Ferroviaria di Formia. Desirèe voleva troncare una relazione sentimentale che si era fatta complicata e Sodano con la pistola di ordinanza fece fuoco contro Renè e Nicoletta, intervenute per difendere la ragazza di Cristian.
Ha pesato nella decisione di De Luca di chiedere il giudizio immediato con l’aggravante della premeditazione per il contenuto di alcune precedenti chat tra i due fidanzati dalle quali sarebbero emerse minacce di Sodano nei confronti della fidanzata cisternese. Gli inquirenti trovarono nell’auto del finanziere di Scauri guanti, nastro adesivo, un manganello ed un paio di manette e, se Sodano non ha saputo giustificare il possesso, i suoi legali, gli avvocati Lucio Teson e Leonardo Palombi, hanno spiegato che alcuni degli oggetti venivano utilizzati da Sodano per la pratica del suo hobby della pesca sportiva mentre il manganello e le manette erano appartenute alla defunta madre poliziotta ferroviaria.
In vista dell’inizio del processo in programma a fine novembre hanno preannunciato la costituzione di parte civile i familiari delle due vittime – in testa l’ex fidanzata di Sodano – e l’Amministrazione comunale di Cisterna. Ha nominato quest’ultima l’avvocato Nicodemo Gentile, presidente dell’associazione Penelope, fondata nel 2002 da Gildo Claps, fratello di Elisa, la giovane di Potenza uccisa nella tettoia della cattedrale di Potenza e trovata cadavere per caso dopo alcuni anni in occasione di alcuni interventi di ristrutturazione