Terracina / Ospedale Fiorini sovraffollamento pronto soccorso, Palmacci (Azione): “sempre peggio”

Attualità Sanità Terracina

TERRACINA – “Sempre peggio: quest’anno il sovraffollamento al pronto soccorso di Terracina ha superato quello già rilevante dell’anno scorso. I motivi sono due: la carenza di personale e l’insufficienza dell’offerta di degenza ospedaliera, con la conseguente difficoltà ad assicurare il ricovero ai pazienti nei reparti di destinazione e, quindi, con una permanenza al pronto soccorso per tempi scandalosamente indefiniti”. La sanità è sempre un argomento per così dire “caldo”, merita attenzione, ma soprattutto merita risposte a breve, medio e lungo termine che confortino non solo gli utenti delle strutture ospedaliere, ma anche il personale che presta la sua professionalità. E dunque, proprio a proporre delle situazioni ritorna sull’argomento Arcangelo Palmacci, presidente provinciale di Azione e Segretario locale di Terracina. 

“Per decongestionare il pronto soccorso, occorre intervenire su entrambe le cause, poiché è evidente che l’una interferisce e si sovrappone con l’altra, essendone al contempo causa ed effetto. La carenza di medici, infermieri e operatori sanitari al pronto soccorso è sotto gli occhi di tutti coloro che sono costretti ad avventurarsi nei meandri dell’ospedale di Terracina. Infatti, medici e infermieri sono sottoposti a turni di lavoro stressanti; in alcune occasioni, si è verificato che un solo medico dovesse fronteggiare 140 utenti, con un numero di infermieri ben al di sotto dello standard minimo e senza alcun operatore sanitario. Di conseguenza, i tempi di attesa per la visita al pronto soccorso si allungano, così come quelli per la diagnosi” – è questo uno dei punti di vista dei quali si occupa Palmacci.

Ed aggiunge, passando ad analizzare il punto di vista dell’utenza che “i pazienti, spesso imprudentemente, rinunciano alla visita dopo ore in sala di attesa o abbandonano il pronto soccorso subito dopo la prima diagnosi o le prime cure. Inoltre, anche quando il percorso in pronto soccorso si conclude con la richiesta di ‘degenza a reparto’, i relativi tempi di attesa diventano indecenti, dato che mancano 22 posti letto rispetto a quelli previsti dall’atto aziendale. Infatti, mancano infatti 8 posti letto in Medicina (previsti 30, occupati 22), 6 in Ortopedia (previsti 20, occupati 14), e 8 in Chirurgia (previsti 28, occupati 20). Per questo motivo, al pronto soccorso di Terracina si registra una degenza media giornaliera di 8-10 pazienti in attesa di essere trasferiti presso strutture sanitarie accreditate private, in o spesso fuori provincia. È questo il risultato non dichiarato che si vuole raggiungere? Favorire il privato?”. 

Così il presidente provinciale di Azione, Palmacci, conclude: “Perciò, se si vuole evitare questo ingestibile sovraffollamento al pronto soccorso e dare una risposta credibile all’utenza, è necessario, innanzitutto, ripristinare i posti letto di degenza così come previsti nell’atto aziendale della ASL, unitamente al rispetto del numero di medici e infermieri al pronto soccorso, come previsto nella dotazione organica. Vista la ‘sordità’ della ASL, il Sindaco ha e deve avere un ruolo prioritario, in quanto responsabile della salute della Città e del territorio, sollecitando l’Azienda Sanitaria al rispetto dei livelli essenziali di assistenza al pronto soccorso e dei diritti alla salute della propria Comunità, chiedendo, nel contempo, la convocazione, su questi temi, della conferenza locale sociale e sanitaria provinciale (assemblea dei sindaci). La cittadinanza, così come l’utenza dei paesi vicini, non merita un’offerta sanitaria che, francamente, oltre a essere carente, non risponde né alle necessità ne è all’altezza dei pur minimi bisogni”.