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Minturno / Post Bembo: scenari politici in vista delle amministrative, sindaco Stefanelli non esclude le primarie

MINTURNO – La decisione dell’ormai ex consigliera comunale di maggioranza al comune di Minturno Mino Bembo di sedere tra i banchi dell’opposizione nella seconda parte della consiliatura ha provocato un dibattito su quello che sarà – o dovrebbe essere – il dopo del sindaco Gerardo Stefanelli che nel 2026 lascerà l’incarico a conclusione di un doppio mandato amministrativo. L’interrogativo che ha rilanciato, suo malgrado, l’avvocato Bembo è uno soltanto: ci potrebbe essere altre fughe nel momento in cui il recinto è formalmente aperto? Il sindaco di Minturno (e presidente della Provincia) è impegnato a tentare di pubblicizzare il servizio di igiene urbana aderendo alla “Futuro Rifiuti zero” e mettendo alle porte i privati. La scelta, che deve essere accolta dai sindaci di Formia e di Ventotene, arriva nell’anno in cui la municipalizzata costituita dall’amministrazione di centro sinistra al comune di Formia, guidata all’epoca dal sindaco Sandro Bartolomeo, compie i suoi primi dieci anni di attività industriale. Quella di Stefanelli è una scelta politicamente forte nel momento in cui della sua maggioranza fanno parte rappresentanti di Forza Italia, di quel partito che, guidando dal 2012 il comune di Gaeta, ha sempre avversato la scelta di ampliare la base azionaria dell’ex Formia Rifiuti zero, ora “Futuro Rifiuti”.

Su questo tema, dopo la fuga dell’avvocato Bembo, potrebbe esserci altri e clamorosi disimpegni? Stefanelli ha confermato di voler solo perseguire un obiettivo nel prossimo biennio di mandato: ”Io ho un solo interesse per il futuro, mantenere la squadra che mi ha accompagnato la più unità possibile. Se loro riusciranno ad individuare un candidato unico a tavolino, bene, altrimenti secondo me dovranno essere svolte le primarie. Resta l’unico strumento che dà legittimazione al candidato in mancanza di un accordo unitario preventivo. In questi due scenari io sarò in campo a fare campagna per la coalizione e, se richiesto, dare contributi e consigli. Se invece dovessero esserci altri scenari io resterò a casa a guardare da spettatore” – ha preannunciato l’attuale sindaco di Minturno Stefanelli. Il quale ha maturato la consapevolezza che la conclusione di un secondo mandato, come il suo, si offre sempre ad alcune incognite e complicanze. Ma allargare la base politico-elettorale – cosa che Stefanelli ha realizzato con successo nel corso del primo mandato sindacale per fermarsi dal 2021 in poi – si presta ad alcuni rischi ma potrebbe essere foriera di soddisfazioni anche di natura personale e politica per lo stesso Stefanelli che di certo non smetterà di fare politica tra due anni”.

Sulla riva opposta il centro destra minturnese (al momento composto da Fratelli d’Italia e Lega) ha accolto senza grandi entusiasmi il distinguo del consigliere comunale Mino Bembo che, da tesserato di Fratelli d’Italia, ha fatto parte, seppur eletto all’intero della lista civica “Insieme per Minturno”, ha rivelato di avere un sogno, quello di contribuire a ricompattare lo schieramento di cui immagina essere un ipotetico candidato sindaco. “Troppo tardi” – dicono a bassa voce i dirigenti di Lega e Fratelli d’Italia nei confronti dell’avvocato Bembo. Soprattutto dopo esse stato sul punto lo scorso giugno di essere nominato assessore all’urbanistica nell’ambito dell’avvicendamento in Giunta della rappresentanza del Pd (Piernicandro D’Acunto al posto della professoressa Rita Alicandro, recuperata con il suo approdo in consiglio comunale e la conservazione della delega esterna alla cultura).

Fratelli d’Italia e Lega continuano a fare due ragionamenti. Il sindaco Stefanelli deve rimanere al suo posto per acuire quel processo di logoramento in atto nella sua coalizione e di cui potrebbe essere danneggiato il prossimo candidato a sindaco. La seconda ipotesi di lavoro è “riabbracciare” nello schieramento di centro destra Forza Italia che dovrebbe presentarsi con le firme dei suoi due consiglieri comunali, il presidente d’aula Massimo Signore (l’ideale per Stefanelli per raccogliere la sua pesante eredità politico-amministrativa) e la dottoressa Maria Di Girolamo. Tutti sanno che ciò non accadrà almeno sino alla fine del 2025 quando scadrà il primo mandato di Stefanelli a presidente della Provincia, elezione avvenuta alla vigilia di Natale 2021 grazie ai determinati voti di Forza Italia e del Partito Democratico.

Ma i problemi esistono anche nei Fratelli d’Italia, partito diviso in due a Minturno come una mela e sospeso” da mesi, da troppo tempo. Vincenzo Fedele ha replicato in questi termine a questa realistica analisi politico: “Sono coordinatore del partito dal 2019, sono in carica a tutti gli effetti, faccio parte del coordinamento provinciale insieme ad Angelo Graziano e sono stato io ad avere tolto le cariche agli altri componenti del direttivo locale perché in attesa del congresso che si farà a breve e deciderà il nuovo coordinamento. Capisco che ad una certa componente non piace ma – ha aggiunto Fedele – se ne farà una ragione prima o poi. Ho le idee fin troppo chiare del ruolo che avrà il partito da qui alle prossime elezioni amministrative. Per quanto riguarda il candidato sindaco sarà sicuramente qualcuno capace, con i numeri necessari che sono sinonimo di credibilità, ma che sia soprattutto una persona equilibrata che dia garanzie di adeguata rappresentanza a tutti i gruppi che lo sosterranno. È bene ricordare anche che queste decisioni, essendo Minturno un comune superiore ai 15000 abitanti, verranno prese di concerto tra i coordinamenti locale e quelli provinciali dei vari partiti del centro destra”.

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