MINTURNO – Minoranze di centrodestra all’attacco al comune di Minturno all’indomani del consiglio comunale che ha preso atto del passaggio in minoranza del consigliere di “Insieme per Minturo” Mino Bembo e la presentazione del neo assessore del Pd Piernicandro D’Acunto. La sua nomina assessorile, formalizzata in estate, si è rivelata un assestamento con la collega di gruppo Rita Alicandro che, dimissionaria dall’esecutivo, in qualità di prima dei non eletti della lista Dem ha preso il posto di D’Acunto in consiglio (ed in tre commissioni consiliari) incassando la vice presidenza dell’assemblea.
Le minoranze di centro destra – Fratelli d’Italia, Lega, Minturno Domani e “Insieme per Minturno” – hanno alzato il livello dello scontro politico in occasione della realizzazione della Cittadella dello Sport in località Faraone e del terzo stralcio dell’ampliamento del cimitero comunale.
“La decisione politica di passare dalla tanto proclamata Cittadella dello sport, comprensiva di una pluralità di impianti sportivi, alla adozione della variante per la realizzazione di un solo campo sportivo, rischiando di far rimanere inattuato tutto il resto, conferma – hanno dichiarato in una nota congiunta i consiglieri delle quattro liste di minoranza – la mancanza di coraggio di questa amministrazione che resta più legata alla logica elettorale del proclamo della singola opera piuttosto che ad una pianificazione lungimirante del nostro territorio. Questa progettualità ha dimostrato, poi, a causa di una mera scelta politica, come l’urbanistica sia diventata da tempo la materia di minor interesse di questa amministrazione a conferma della mancanza di un modello di città da sviluppare”.
Per le quattro liste di opposizione la conferma che sia in atto una preoccupante paralisi della attività amministrativa si è avuta in occasione del ritiro e del rinvio dell’approvazione del progetto di ampliamento del cimitero: “E’ stata una decisione da noi condivisa per mera responsabilità in quanto, pur essendo favorevoli alla costruzione di nuovi loculi, abbiamo forti dubbi su un progetto che vede un aumento di più di 2 milioni di euro rispetto al precedente del cui ritiro non sappiamo i motivi. Ma, comunque, l’incapacità di arrivare, dopo 4 anni dal primo progetto, con una chiarezza politica ed amministrativa di come affrontare la questione conferma l’inadeguatezza di questa amministrazione a rispondere alle esigenze della città”.