Formia / Nuove mansioni per il dirigente comunale Pietro D’Orazio, le critiche della consigliera Arnone

Attualità Formia

FORMIA – “Se non sono dirigenti, non li vogliamo! Se sono di Formia, non li vogliamo!”. L’inverosimile generosità del sindaco di Formia Gianluca Taddeo è davvero infinita. Nel mirino del capogruppo della lista di minoranza “Guardare Oltre” Imma Arnone è finita la gestione della nomina, davvero pesante, dell’ingegnere campano Pietro D’Orazio. Il primo cittadino formiano in estate l’aveva “rubato” al collega di Gaeta Cristian Leccese – che l’aveva assunto con un incarico fiduciario di tre anni facendolo dimettere dall’incarico a tempo indeterminato presso la ripartizione tecnica dei comuni di Lenola, Sperlonga e Campodimele – utilizzando lo scorrimento della graduatoria (si classificò terzo) del concorso vinto nell’estate 2023 dall’attuale e preparato dirigente del settore urbanistica del comune di Formia Pietro D’Angelo.

D’Orazio era arrivato a Formia dopo aver coordinato a fine agosto l’approvazione da parte del consiglio comunale di Gaeta della variante al Prg per la realizzazione (da parte della società privata “Pida srl”) di una casa di riposo in località Calegna e dei discussi progetti di finanza presentati da cinque stabilimenti di Serapo per tentare di ottenere il rinnovo delle concessioni demaniali per i prossimi vent’anni. Se D’Orazio al comune di Gaeta aveva tentato di aggiornare la classifica riservata ai dirigenti iper stakanovisti, a quello di Formia è rimasto praticamente senz’incarico nel senso che la politica non è riuscita a conferirgli un incarico dirigenziale di un determinato settore. Tranne che per l’impegno, molto parziale, di responsabile unico del progetto (Rup) per due progetti, a rischio di revoca dei relativi finanziamenti, sostenuti dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si è verificato che delle 36 ore per cui D’Orazio era stato assunto dal sindaco Taddeo a tempo indeterminato, ancora 12 ore di lavoro gli sono state concesse al comune di Gaeta fino al 31 ottobre 2024. E l’iper stakanovista D’Orazio ha chiesto altre 12 ore a scavalco(cioè dopo l’orario di lavoro che svolge nei comuni di Formia e Gaeta) per il Comune di Lenola.

“E questa richiesta – ha tagliato corto una stupita dottoressa Arnone – è stata accordata dalla giunta Taddeo fino al 31 dicembre 2024. Mi chiedo: ma che fretta c’era di prendere un ulteriore dirigente , il terzo, dell’area tecnica del comune di Formia? Perché si continua a sprecare denaro pubblico per tutti questi dirigenti, quando i funzionari ed altre figure professionali mancano? Nel frattempo nemmeno le libere professionalità formiane vengono valorizzate, visto che gli incarichi di progettazione ci rivolgiamo altrove , come l’ultimo dato all’ingegnere Simone Quinto di Lenola invitato( 1500 euro, che arriveranno a 22mila ) a redigere il progetto di fattibilità tecnica ed economica, per poter partecipare al bando per ristrutturazione dei beni confiscati e sistemare lo stabile di Penitro. Chissà se per i professionisti formiani può essere utile cambiare residenza, ma si sa perché l’erba del vicino e’ sempre più verde!”- ha concluso Arnone.