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Gaeta / Rivelazione lettera segreta, l’ex sindaco Matarazzo conferma di essere stato interrogato

GAETA – L’outing dell’ex sindaco e capogruppo dell’Udc nel consiglio comunale di Gaeta Giuseppe Matarazzo. E’ stato in prima persona l’esponente centrista a garantire altri elementi di interesse e di polemica dopo le nostre anticipazioni circa l’apertura di un’indagine conoscitiva del commissariato di Polizia di Gaeta circa una fuga di notizie (non è la prima ad esserci stata) sull’esistenza di alcuni debiti fuori bilancio – o meglio di crediti – vantati nei confronti dell’amministrazione comunale da parte di alcuni fornitori e concessionari di servizi (come quello di raccolta dei rifiuti solidi urbani) e rimasti inspiegabilmente in qualche cassetto. A rivelare di essere stato convocato in commissariato come persona informata sui fatti è stato l’ex capogruppo dell’Udc Giuseppe Matarazzo. La sua “colpa” è quella di aver commentato nel maggio scorso un resoconto giornalistico in base al quale la neo dirigente del dipartimento “Rifiuti urbani, ambiente, ecologia e sostenibilità”, Stefania Della Notte, scrivendo all’allora (e potente) collega del dipartimento “Programmazione economica e finanziaria” Maria Veronica Gallinaro, rivelava l’esistenza di debiti fuori bilancio o, più precisamente, di presunti crediti, per un importo di tre milioni e 300mila euro, rivendicati dall’ex gestore del servizio di igiene urbana del comune, la Ego Car di Roma, per un aggravio dei costi sostenuto nel 2023 per lo smaltimento in discarica dei rifiuti.

Quella lettera tra dirigenti doveva rimanere segreta, la stampa ne venne a conoscenza, l’avvocato Matarazzo la commentò e venerdì ha trascorso la mattinata in commissariato con la speranza (da parte della Polizia) di contribuire alle indagini. Matarazzo ha risposto “per quello che ho potuto” alle domande della Polizia Giudiziaria del commissariato di Gaeta e ha definito l’esposto dello scorso maggio del sindaco Leccese “figlio di una mancata trasparenza e di un perdurante malgoverno della nostra città”. Matarazzo è stato durissimo contro il sindaco Leccese quando ha definito la sua convocazione “su una questione di dominio pubblico un’intimidazione…a non continuare la mia attività politica”. Matarazzo poi un provocatorio invito l’ha inviato allo stesso commissariato ad “essere diligente su altre e più importanti questioni note nella città come è stato zelante in questa vicenda”.

E quali sono le “altre più importanti questioni” di cui ha fatto riferimento Matarazzo sui social? L’ex sindaco di Gaeta l’ha spiegato domenica pomeriggo: “Gli agenti del commissariato sabato 24 agosto erano regolarmente in consiglio comunale e sicuramente hanno ascoltato e preso atto delle gravissime accuse mosse dall’ex sindaco Massimo Magliozzi all’indirizzo della sua maggioranza politica per quanto riguarda l’approvazione di un progetto in variante al Prg presentato da un privato (la Pida srl) per la realizzazione di una casa di riposo nel quartiere di Calegna. L’ex sindaco Magliozzi ha definito i colleghi di maggioranza ‘camerieri’ al servizio di un imprenditore privato non mancando di considerare la delibera una cambiale elettorale oltre che ricca di illegittimità. Abbiamo appreso da voi giornalisti – ha aggiunto Matarazzo – che la delibera d’approvazione della variante è stata pubblicata nei giorni scorsi ad un mese dal voto del consiglio comunale. Non sappiamo se il sindaco Leccese, il presidente Speringo e la segretaria comunale Cinquanta si siano attivati per difendere l’onorabilità e l’immagine dell’istituzione-consiglio comunale di Gaeta. A quella seduta c’era anche la Polizia che sicuramente avrà avuto la possibilità di ascoltare e, spero, di essere conseguente…”.

Un fatto è certo. L’indagine conoscitiva della Polizia sulla lettera segreta della dirigente Della Notte prosegue e potrebbe concretizzarsi con l’audizione di una trentina di persone (tra dirigenti, funzionari e semplici dipendenti )che ebbero la possibilità di consultarla e visionarla prim’ancora che finisse nella disponibilità dei cronisti…

CONSIGLIO COMUNALE, CONVOCAZIONE CON ‘GIALLO”

In questo clima carico di tensione intanto torna a riunirsi lunedì 30 settembre, alle 9.15 del mattino, il consiglio comunale per l’approvazione essenzialmente del bilancio consolidato, il documento che raggruppa il bilancio consuntivo del comune di Gaeta e quelli degli altri enti in cui il comune detiene quote azionarie. Se la tardiva fissazione della seduta consiliare del 30 settembre era stata al centro di un pesante scontro verbale l’altro giorno (prima nella conferenza dei capigruppo e poi nella commissione consiliare Bilancio) tra il sindaco Leccese ed il capogruppo del partito Democratico Emiliano Scinicariello, la convocazione dello stesso consiglio arrivata nel frattempo via Pec ha confermato come gli stessi uffici comunali non operino più – alla luce degli esposti depositati alle forze di polizia da parte del sindaco Leccese – con la necessaria sufficiente serenità. Mentre le Rsu e i sindacati provinciali di categoria preferiscono rimanere in religioso silenzio (quando servirebbe invece una loro presa di posizione a tutela dell’immagine e della professionalità dell’intero personale del comune di Gaeta), la convocazione del consiglio di lunedì 30 settembre è stata accompagnata da un alone di mistero.

Nel senso che è arrivata ai consiglieri comunali in carica ma i nomi di alcuni di loro non figurano nell’elenco dei destinatari. E sono – ironia della sorte – quei consiglieri che sono stati surrogati nel corso della consiliatura iniziata nel luglio 2022. Si tratta dei consiglieri Katia Pellegrino, Gigi Ridolfi, Rosario Cienzo e Assunta Coscione per la maggioranza e del presidente della commissione Controllo e Garanzia Franco De Angelis per le minoranze. La seduta sicuramente potrà iniziare perché la Pec di convocazione ma il “copia ed incolla” effettuato frettolosamente ha confermato che la geografia del consiglio comunale di Gaeta rinnovato nel 2022 dopo due anni non è più la stessa ed è formato da 17 piuttosto che da 12 consiglieri…

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