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Attualità

Formia / Bilancio consolidato e debiti fuori bilancio, bagarre in Consiglio comunale

FORMIA – “I comuni di Minturno e Spigno Saturnia vogliono entrare nella Futuro Rifiuti zero? L’ho saputo dai giornali. A me non è arrivata alcuna richiesta d’incontro. L’avvocatura interna, poi, non è stata smantellata. Anzi la stiamo rilanciando con l’assunzione di un avvocato a tempo determinato attraverso una selezione fiduciaria che, prevista dall’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000, ha visto sinora la presentazione di 54 richieste di partecipazione ”. Queste dichiarazioni, definite provocatorie, del sindaco di Formia Gianluca Taddeo fatto indispettire non poco, lunedì sera, alcuni rappresentanti delle minoranze (non tutti però) in occasione degli argomenti, strettamente collegati tra di loro, che hanno monopolizzato lo svolgimento del consiglio comunale: l’approvazione del bilancio consolidato ed il riconoscimento di diversi debiti extrabilancio alcuni dei quali sono maturati perché il comune di Formia, decidendo di non costituirsi (come il caso della lottizzazione edilizia Kikerion nel quartiere di Rio Fresco Scacciagalline), è risultato soccombente nei contenziosi svolti davanti la sezione di Latina del Tar del Lazio.

L’annunciata (da giorni) volontà dei comuni di Minturno e di Spigno Saturnia di entrare nell’assemblea dei soci della Frz è stata argomento di chiarimenti e di scontro tra il Primo Cittadino e le minoranze nel momento in cui è stato approvato con i soli voti della maggioranza di centro desta il bilancio consolidato, il documento contabile che rappresenta la somma dei bilancio consuntivo del comune di Formia e di quelli in cui l’ente detiene piccole quote azionarie. Incalzato dai consiglieri Imma Arnone e Luca Magliozzi, il sindaco Taddeo è stato invitato a pronunciarsi – e la risposta è stata quella di non saperne nulla – in relazione alle tante anomalie che stanno caratterizzano il rapporto tra il comune di Formia e la società che da dieci anni gestisce il ciclo dei rifiuti (era stato promesso un consiglio comunale monotematico per la nuova definizione temporale in house dell’affidamento del servizio).

La discussione ha affrontato anche la stessa gestione della società nonostante le sempre più trionfalistiche dichiarazioni veicolate sui social dal suo amministratore unico Raffaele Rizzo. Da oltre due anni non si riunisce il controllo analogo del Comune sull’operato della Frz e le inadempienze contabili dell’altro socio, il comune di Ventotene che, debitore di oltre 93mila euro, è risultato destinatario di un decreto ingiuntivo a fronte del quale ha deciso di avviare una transazione bonaria con la società di cui è socio con quote inferiori al 3%. I consiglieri Arnone e Magliozzi hanno chiesto al sindaco maggiore chiarezza sul futuro della Frz nel momento in cui la società è diventata appetibile e non tanto per la sua governance quanto per la decisione dei comuni di Minturno e Spigno Saturnia di abbandonare per i suoi altissimi costi la gestione privatistica del ciclo dei rifiuti.

E che qualcosa non fili per il verso giusto nella Frz è stata l’ex sindaco Paola Villa nel suo intervento sul bilancio consolidato: “La Frz ha realizzato, è vero, un utile di gestione di oltre 250mila euro. Poiché non li investe, paga oltre 167mila euro di tasse. E questa è una ‘sana’ gestione? Purtroppo nessuna risposta è arrivata dall‘amministrazione Acqualatina deve al comune oltre 574 mila euro per i canoni concessori. E siamo molti perplessi sulla tempistica di questo riconoscimento. Purtroppo non c’è stata dal dibattito consiliare nessuna risposta dall’amministrazione Taddeo-Cardillo Cupo”.

Capitolo avvocatura. E’ stato affrontato nelle fasi del consiglio comunale costretto a riconoscere debiti fuori bilancio – si tratta di spese legali maturate a favore del legale, l’avvocato Luca Scipione, della società edilzia Kikeron – maturati perché il consiglio ha deciso di non costituirsi in alcuni procedimenti davanti il Tar e lo stesso Tribunale di Cassino. Inverosimile la giustificazione dell’assessore all’urbanistica Marcello Pugliese di fronte agli attacchi dei consiglieri Villa, Arnone, Magliozzi e Alessandro Carta circa il lento e graduale smantellamento dell’avvocatura del comune di Formia e la sua decisione di non costituirsi in alcuni procedimenti penali ed amministrativi: “Con il personale a disposizione è impossibile costituirsi in tutte le cause. Pertanto stiamo facendo una selezione”.

Davanti a queste dichiarazioni dell’assessore Pugliese, che ha la delega sull’avvocatura, è insorta di nuovo l’ex sindaco Villa: “Nel consiglio comunale di lunedì l’hanno fatta da padrone la farsa della democrazia e l’affermazione del qualunquismo. I nuovi debiti fuori bilancio sono stati maturati perché il comune – ha detto – è  stato assente, non si è costituito nelle cause o non ha fatto opposizione. Il sindaco continua a difendersi affermando come l’avvocatura non è stata smantellata, gli avvocati Domenico Di Russo e Sabrina Agresti se ne sono andati ‘spontaneamente’… Ma non si chiede perché sono andati via? Di certo l’avvocato Agresti, dopo la fuga del dirigente Di Russo vincitore di un concorso al comune di Napoli, ha resistito per un po’, per licenziarsi….Io mi interrogherei e tanto. Intanto abbiamo appreso dal consiglio comunale dell’altra sera che le multe dell’autovelox non sono valide ‘perché manca la segnaletica’. Intanto questa maggioranza organizza i party e ‘inebria il popolo con i giochi’ mentre i servizi come acqua e rifiuti aumentano per i cittadini”.

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Saverio Forte