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Formia / “Tre anni di inattività, il Consiglio Comunale è solo una formalità”, l’attacco del Movimento cinque stelle

FORMIA – “Il consiglio comunale di Formia tenutosi lunedì scorso evidenzia ancora una volta la totale inadeguatezza di un’amministrazione comunale che continua a campare alla giornata”, non sono certo mezzi termini quelli scelti dal gruppo formiano del Movimento cinque stelle che introduce così una nota a margine dello svolgimento dell’ultimo Consiglio comunale, partendo da una considerazione che – a loro avviso -anche la riunione dell’ultimo consesso civico è solo per “ratificare ennesimi atti”, senza proporre “gli atti di indirizzo politico”, dimostrando così che quella al governo della città è “una classe politica che ha deciso di sopravvivere con provvedimenti estemporanei e rinunciare alla programmazione del futuro della nostra città”.

“In tre anni il consiglio comunale di Formia è stato convocato esclusivamente per le scadenze legate al bilancio e per ratificare i debiti fuori bilancio, tra l’altro frutto di macroscopici errori dei dirigenti che sono risultati soccombenti in tribunale, e lo stesso consiglio non ha approvato alcun atto di programmazione per affrontare i tanti ritardi che la nostra città sta accumulando nel tempo in tutti i settori della pubblica amministrazione. Si rinuncia ad approvare gli strumenti urbanistici generali, per cui ogni intervento è sconnesso e scollegato dagli altri; si latita sull’approvazione del Piano del Traffico e della Mobilità, tra l’altro obbligatorio per legge; si ignorano le grandi questioni ambientali legate alla salubrità del mare, dove Acqualatina continua ad agire impunemente a dispetto della legge sugli scarichi; si ignorano le evidenti carenze della macchina amministrativa e la cronica carenza del personale, dove ogni mese un dirigente fugge dalla città; ci si disinteressa sulla perdita di importanti percentuali di turisti estivi, 43mila turisti in meno in quattro anni, puntando tutto su una bandierina blu che non risolverà la questione; si continua a ignorare il disagio abitativo, quello economico e quello sociale, dove gli stessi uffici dei Servizi Sociali sembrano i passacarte del Distretto Socio Sanitario” – elencano i Pentastellati di Formia.

“Gli unici lavori di una certa importanza attengono a scelte e finanziamenti ottenuti dalle passate amministrazione e dal Commissario Prefettizio, e anche sul versante del procacciamento dei fondi del PNRR siamo la città della provincia che ha ottenuto meno di tutte. Tra l’altro, l’unico finanziamento di qualche centinaia di migliaia di euro che abbiamo ottenuto nei mesi scorsi, lo abbiamo dovuto restituire perché non siamo  stati in grado di spenderlo. Alla fine il consiglio comunale, che dovrebbe essere il luogo dove discutere di questi temi, è solo un ratificatore di atti tecnici di giunta e dei dirigenti che non fanno avanzare la nostra città manco di un millimetro. Si continua, quindi, ad acconciare qualche marciapiede, a ripristinare qualche lampione e a ignorare i grandi temi e le grandi questioni locali, con grave danno per tutti i cittadini” – continuano.

E conclude: “Allora viene da chiedersi: a cosa servono ventiquattro consiglieri comunali, quando il potere decisionale resta in capo a tre o quattro politici? A cosa serve un consiglio comunale che in tre anni non ha approvato un solo punto di indirizzo politico della città? A cosa serve un consiglio comunale che ha rinunciato a svolgere il ruolo e le prerogative previste per legge? Il Movimento 5 Stelle ritiene che solo attraverso una programmazione strategica e partecipata si possa ridare slancio alla nostra città. È necessario che il Consiglio Comunale torni a essere il luogo del dibattito democratico e della pianificazione, al servizio dei cittadini e del futuro di Formia”.

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