LATINA – I poliziotti della squadra volante e della squadra mobile della Questura di Latina, nel pomeriggio di ieri hanno proceduto all’arresto un cittadino indiano regolare, classe 1990 in quanto responsabile di lesioni e resistenza a pubblico Ufficiale e di atti persecutori nei confronti di una giovane connazionale. Tutto è iniziato nel primo pomeriggio di ieri quando la giovane, anche lei di nazionalità indiana, ha contattato il numero di emergenza 112 NUE in quanto preoccupata perché aveva subito alcuni atteggiamenti persecutori da parte dell’uomo e temeva che lui potesse aspettarla all’uscita di scuola.
Raggiunta dagli agenti, la ragazza si è mostrata visibilmente agitata, tanto da necessitare anche dell’assistenza di cure mediche, in quel frangente ha ricevuto numerosi chiamate da parte del presunto molestatore in cui quest’ultimo le chiedeva di vedersi. Mentre la ragazza rendeva informazioni agli agenti, questi hanno notato una macchina appostarsi nelle vicinanze e, insospettiti, si sono portati per effettuare un controllo del conducente.
I sospetti non sono risultati infondati in quanto si trattava proprio dell’uomo descritto dalla giovane, che non appena avvicinato dai poliziotti, ha tentato di fuggire prima a bordo della sua auto e poi a piedi, ma è stato raggiunto grazie alla prontezza degli agenti che nel tentativo di bloccarne la fuga a piedi, hanno ricevuto calci e pugni dall’uomo e uno dei poliziotti è rimasto ferito nella colluttazione a seguito della quale l’uomo è stato bloccato e messo in sicurezza.
La vittima ha raccontato agli investigatori della mobile che negli ultimi tre mesi avrebbe ricevuto atti persecutori dall’uomo fermato, fatti di chiamate insistenti e messaggi intimidatori anche con minacce di morte, nonché di averlo visto presentarsi in svariate occasioni nei luoghi da lei frequentati. Nella mattina di ieri infatti l’uomo si sarebbe presentato davanti alla scuola frequentata dalla ragazza e in quell’occasione le avrebbe sottratto il telefono afferrandola per un braccio cercando di costringerla a portarsi verso la sua auto, condotta interrotta solo dalla presenza del fratello della giovane, che sentito dagli investigatori ha confermato quanto raccontato dalla ragazza.
Alla luce dei fatti accaduti e della denuncia presentata dalla ragazza per gli atti persecutori, l’uomo è stato condotto presso gli uffici e terminate le procedure di identificazione, su disposizione del P.M. è stato tratto in arresto per resistenza e lesioni a pubblico Ufficiale.
Inoltre, il contesto delineato dalla vittima, fatto di minacce e prevaricazioni, unitamente agli ultimi fatti documentati attraverso la messaggistica mostrata agli inquirenti e riferibili senza dubbio a condotte avvenute nelle 48 ore precedenti alla denuncia della stessa, hanno consentito agli inquirenti di procedere all’arresto dell’uomo anche per atti persecutori, grazie allo strumento dell’arresto in flagranza differita, introdotto dalla Legge 24 novembre 2023, n. 168 recante “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica.
E’ stato disposto il trattenimento dell’uomo presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del rito per direttissima che si terrà questa mattina. Si ricorda che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, vige pertanto la presunzione di innocenza dell’indagato.