LATINA – Il Comitato Promotore presenta il report e rilancia l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini. Si è tenuta oggi, presso il salone della sede CGIL di Latina, una conferenza stampa del Comitato Promotore Territoriale per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Durante l’incontro, è stato presentato un report dettagliato sull’intensa attività di raccolta firme svolta nel territorio, evidenziando i numeri e i risultati ottenuti in vista del prossimo deposito delle firme in Cassazione.
“Il dato più significativo è rappresentato dalle oltre 4600 firme cartacee raccolte fisicamente nei banchetti, che sommate a quelle raccolte online portano il totale sul territorio di Latina a più di 10.000 firme. Un risultato che dimostra non solo il forte impegno delle organizzazioni coinvolte, ma anche l’importanza del contatto diretto con le persone, attraverso una campagna capillare che ha coinvolto il territorio con banchetti, incontri pubblici e momenti di confronto”- hanno spiegato dal Comitato promotore territoriale.
Ed ancora: “Il Comitato ha evidenziato come questa mobilitazione non si fermi qui e che la vera sfida sarà portare la maggioranza degli italiani alle urne se il referendum verrà confermato. Non è possibile abbassare la guardia, ma occorre continuare a mantenere alta l’attenzione su un tema fondamentale per l’unità del Paese e l’uguaglianza dei diritti. Il referendum non è solo una battaglia legislativa, ma un impegno per difendere i valori della nostra democrazia e la giustizia territoriale. Durante l’incontro, è stato sottolineato come il referendum rappresenti uno strumento di democrazia partecipata che riassegna protagonismo ai cittadini e alle cittadine, dando loro voce su una questione di vitale importanza: l’autonomia differenziata. Questa legge è considerata un vero e proprio attacco all’uguaglianza e all’unità del sistema pubblico nazionale, rischiando di accentuare le disuguaglianze territoriali, sociali ed economiche già esistenti, con conseguenze particolarmente gravi nelle aree più fragili del Paese”.
La conferenza stampa ha anche messo in luce il valore politico dell’aggregazione di numerose organizzazioni politiche, sindacali, associazioni e gruppi organizzati del territorio, che hanno deciso di unire le forze in una mobilitazione collettiva a difesa dei valori costituzionali di equità e solidarietà. La presenza di rappresentanti di diverse realtà, tra cui Omar Sarubbo (PD), Giuseppe Bortone (SI), Patrizia Ferrari (Latina Bene Comune), Pietro Leggio (Art.21), Vincenzo Giovannini (Italia Viva), Maria Ciolfi (M5S), Teresa Pampena (ANPI) e Dario Cillerai (Europa Verde) e per la CGIL Frosinone Latina il segretario generale Giuseppe Massafra e le segretarie confederali Patrizia Fieri e Anna Del Vecchio, assieme a UIL, Demos, ARCI, Libera, Numeri Pari e tutte le realtà associative oggi non presenti fisicamente ma che hanno aderito al comitato, testimonia l’importanza della coesione territoriale e della collaborazione trasversale tra diverse forze per il raggiungimento di un obiettivo comune.
“Il territorio emerge come un luogo cruciale per stimolare la partecipazione attiva dei cittadini” – scrivono ancora dal Comitato – ” Attraverso la creazione di momenti di incontro e confronto, il comitato ha saputo rafforzare il legame tra la popolazione e le tematiche di giustizia sociale, rendendo chiaro che la difesa dei diritti e dell’unità nazionale passa anche attraverso la partecipazione dal basso. Il referendum diventa così uno strumento per riaffermare il valore della democrazia partecipata, dove ogni cittadino può sentirsi protagonista e partecipe di scelte che incidono direttamente sulla sua vita e sul futuro del Paese. L’appello lanciato durante la conferenza stampa è chiaro: unire le forze, mobilitarsi e difendere insieme l’unità e l’uguaglianza del nostro sistema pubblico, valori irrinunciabili per una società che voglia garantire pari diritti e opportunità a tutti, indipendentemente dalla regione di residenza”.
“L’incontro di oggi ha rappresentato un importante momento di bilancio e riflessione, ma anche di slancio per le prossime azioni da intraprendere, con la consapevolezza che solo unendo le forze sarà possibile vincere questa cruciale battaglia costituzionale” – si legge in conclusione.