SABAUDIA – I poliziotti della Squadra Mobile di Latina hanno arrestato un uomo di origine albanese, in quanto presunto narcotrafficante attivo nella provincia di Latina, sorpreso a detenere quasi tre chili di cocaina riportanti il brand di una nota marca di orologi di pregio. Nei giorni scorsi gli investigatori hanno avuto notizia di alcuni movimenti sospetti all’interno di un capannone abbandonato sito a Sabaudia, in cui erano accatastati rottami di vecchi mezzi e rifiuti. Le successive attività di appostamento ed osservazione, finalizzate a ricontrare la notizia, avevano fatto notare un uomo con atteggiamenti sospetti, intento ad entrare nel capannone ed uscire dopo pochissimi minuti, per poi recarsi presso la sua abitazione sita nelle immediate vicinanze.
Sulla scorta di quanto accertato, nel corso della mattinata di ieri, 3 ottobre 2024, gli investigatori della Squadra Mobile, dopo essersi posizionati nei pressi dell’abitazione dell’uomo, hanno fermato il sospettato, un 33enne albanese in attesa di rilascio del permesso di soggiorno, già gravato da numerosi precedenti legati al traffico di sostanze stupefacenti.
La perquisizione personale e domiciliare presso l’abitazione ha consentito di rinvenire un primo significativo quantitativo di stupefacente del tipo cocaina e materiale per il suo confezionamento e pesatura. La successiva verifica all’interno del capannone dismesso, dove l’uomo si era recato anche nel corso della stessa mattinata, ha permesso di rinvenire un ulteriore ingente quantitativo di cocaina suddiviso in due “panetti” da un chilogrammo riportanti il brand di una nota marca di orologi. Complessivamente, quindi, gli investigatori della Squadra Mobile hanno rinvenuto quasi tre chili di cocaina oltre a vario materiale per il confezionamento e pesatura.
Le successive perquisizioni effettuate presso altre persone con le quali l’arrestato era solito intrattenersi giornalmente, hanno consentito di scoprire, nell’abitazione di un altro 33enne albanese 48.000 euro in denaro contante, nascosti all’interno di uno zaino appoggiato in un armadio dell’abitazione. In ragione dell’assenza di redditi leciti, che potessero giustificare il possesso di tale ingente somma di denaro, gli agenti hanno provveduto al sequestro del denaro, anche al fine di verificarne l’eventuale riconducibilità all’arrestato. L’arrestato, ultimate le formalità di rito, è stato ristretto presso la locale casa circondariale di Latina a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Si ricorda che il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari, vige pertanto la presunzione di innocenza dell’indagato.