LATINA – Continuano senza sosta gli accertamenti investigativi della Procura della Repubblica di Latina sulla confessione shock resa da Mario Eutizia, il 48enne badante di Napoli che a fine agosto aveva confessato ai Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere di aver ucciso quattro suoi ex pazienti, due dei quali residenti nel capoluogo pontino. Dopo aver autorizzato la riesumazione del cadavere di un anziano di 94 anni tumulato nel cimitero di Vibonati, in provincia di Salerno, il sostituto Procuratore Marco Giancristoforo ha disposto martedì specifici accertamenti tecnici di natura chimico-tossicologica sul materiale biologico di Luigi Di Marzo, scomparso il 3 dicembre scorso all’età di 88 anni presso l’ospedale civile di Giugliano. In effetti l’anziano, originario di Casoria, venne cremato ma la Procura di Latina ha deciso di procedere ugualmente analizzando il materiale biologico (costituito da due card mucosa buccale e da formazioni pilifere) che il medico necrospico dell’Asl Napoli 2 prelevò sul cadavere di Di Marzo su richiesta dei familiari dell’anziano.
Per effettuare questo accertamento irripetibile la Procura di Latina il 22 ottobre potrebbe nominare la stessa tossicologa, Maria Chiara David, incaricata di svolgere gli esami tecnici sul cadavere riesumato di Gerardo Chintemi mentre i legali di Eutizia, gli avvocati Gennaro Roimano e Antonio Daniele, hanno già confermato che saranno rappresentati dal professore Vito De Novellis. E’ probabile che possano nominare consulenti di parte il figlio, Aniello, ed altri familiari dell’anziano di Casoria deceduto il 3 dicembre scorso per analizzare il materiale biologico sequestrato il 9 settembre scorso dalla Procura di Latina.
Intanto i difensori di Eutizia attendono ancora di conoscere l’esito del loro ricorso discusso nei giorni scorsi davanti il Tribunale del Riesame avverso la seconda ordinanza custodiale emessa nei confronti del loro assistito da parte del Gip di Tribunale di Latina Giuseppe Cario.