GAETA – “La sicurezza non è un business, Centro commerciale Ex Pia: subito un ingresso e un’uscita a senso unico per tutta la struttura” – è l’appello richiesta firmato da Simone Avico, referente del Movimento cinque stelle di Gaeta. Che quel tratto di strada sia stato teatro di diversi incidenti stradali, taluni anche dal tragico esito mortale, è un dato di fatto consegnato alle cronache che determina una certa apprensione da parte dei cittadini e che adesso irradia anche la politica.
“La soluzione” – suggerisce Avico – “per evitare e diminuire anzitempo le svolte attraversando la carreggiata è quella di chiudere l’uscita centrale e rendere il percorso provvisto di una sola entrata e una sola uscita, già comprensiva dell’area su cui dovrebbe sorgere il Gate B oggi adibita a parcheggio. L’ingresso e l’uscita provenendo esclusivamente da Gaeta e in direzione Formia: deve essere chiaro a tutti che i problemi di viabilità vanno risolti partendo dall’interno dell’intera struttura, senza neanche dividerla in Gate A e nel futuro, chissà se e a quando, Gate B”.
Così il Pentastellato gaetano ricostruisce come: “La Regione Lazio nel 2016 prescriveva soluzioni che tenessero conto degli incrementi di flusso citando un adeguamento della sezione stradale di Lungomare Caboto, un percorso ciclo pedonale ragionando persino di mobilità alternativa all’uso del trasporto privato. Forse molti non sono a conoscenza che all’altezza della Chiesa di San Carlo era prevista una rotonda, proprio per evitare le svolte motivo di numerosi incidenti. Tra l’altro la prima attenzione di rilievo da parte dell’opinione pubblica vi fu a seguito di un incidente causato dall’uscita di un mezzo pesante dal cancello antistante via Montebello: un’area interna privata regolamentata dal demanio marittimo, ancora oggi usufruita dall’intera struttura per operazioni di scarico merci e parcheggio senza che via sia per questa a nostra conoscenza alcuna autorizzazione da parte dell’Autorità Portuale, bensì nel 2021 il diniego dell’Agenzia delle Dogane”.
Ed aggiunge ancora: “C’è da dire che il Consigliere De Angelis portò la questione in consiglio Comunale e nonostante una richiesta di accesso agli atti all’Autorità Portuale non sono mai giunte risposte che registrassero il contrario tenendo invariata una situazione di comprovato rischio. Se il progetto fosse stato presentato rispecchiando la situazione odierna, difatti, non avrebbe ricevuto alcuna approvazione e tant’è che una varietà di prescrizioni previste risulterebbero oggi difficilmente applicabili. Se registriamo un’inerzia totale da parte sia dell’Autorità Portuale che del Consorzio Industriale, nonostante la prima sia interessata dal tratto stradale e dal piazzale trafficato dalle merci del porto, mentre la seconda immagina magari ancora collegamenti ferroviari con il porto mantenendosi distante però dalle contingenze quotidiane non conosciamo le intenzioni del primo cittadino Cristian Leccese, garante della sicurezza dei cittadini”.
“Certo, nutriamo dei seri dubbi che il Sindaco Leccese abbia la determinazione di confrontarsi con gli Enti sopra citati costringendo poi ad adottare un piano viario che probabilmente andrebbe dal lato commerciale a totale svantaggio della proprietà con cui non mancano sicuramente rapporti di cordialità” – sottolinea il grillino Avico – ” Ma in questi giorni è in atto un nuovo asfalto su tutto il tratto di Lungomare Caboto e si potrebbe fin da subito realizzare una doppia striscia continua per poi proseguire con rialzati e l’apposita segnaletica. Prevarrà la sicurezza dei cittadini o i soliti interessi di parte?”.