Politica

Formia / Vigilia politica di un nuovo progetto? Si incontra la coalizione alternativa al sindaco Taddeo

FORMIA – Attesa, curiosità e, perché no, anche un pizzico di preoccupazione. Con questi stati d’animo la maggioranza politica che sostiene il sindaco di Formia Gianluca Taddeo (in testa) ha commentato lo svolgimento di un incontro conviviale che, tenutosi martedì (dopo un rinvio della scorsa settimana) presso il Ristró “ Due Monelli” in via Abate Tosti, è stato organizzato formalmente per mettere a punto lo Statuto di un’associazione culturale che molto presto potrebbe trasformarsi in una lista o, meglio, in una coalizione elettorale. Naturalmente alternativa – da qui l’attesa, la curiosità e la preoccupazione dello stato maggiore formato essenzialmente da Forza Italia e da Fratelli d’Italia – a quella che guida il comune di Formia dal 18 ottobre 2021. Incaricato di redigere lo statuto di questa associazione è un autorevole avvocato penalista ed amministrativista di Formia, Luca Scipione, che, dopo aver contribuito a progettare e a realizzare uno degli architravi elettorali dell’amministrazione del sindaco Taddeo, ha deciso, dopo una breve e necessaria attraversata nel deserto, di approdare sull’altra riva della politica formiana.

E al tavolo ri-prenotato del Ristró “I due Monelli” si sono seduti quelli che ufficialmente sarebbero stati invitati dall’avvocato Scipione. E, più precisamente, l’inseparabile collega (ed ex assessore all’urbanistica nella quarta Giunta di centro sinistra del sindaco Sandro Bartolomeo) Giuseppe Masiello, l’ex consigliere comunale centrista (e dalla campagna elettorale europea) Gino Scafetta, l’ex consigliere comunale al comune di Gaeta ma formiano a tutti gli effetti Mauro Sasso, l’imprenditore della sanità privata ed ex candidato a sindaco Maurizio Costa con la sua fedele ombra politica Erasmo Nocella e, poi, l’unica rappresentanza politica e partitica tout court quella composta dal gruppo consiliare della Lega: il candidato a sindaco sconfitto dal sindaco Taddeo per meno di 40 voti) Amato La Mura; il capo di gabinetto dell’assessora regionale alla cultura Simona Baldassarre e vice presidente uscente di Anci Lazio Antonio Di Rocco; Nicola Riccardelli e, reduce anch’egli dalla trasferta bergamasca sul sacro prato di Pontida, Vittorio Pecorino. Ci sarebbe dovuto essere qualcun altro tra i commensali come l’assessore ai lavori Pubblici (sino agli inizi dello scorso giugno) della Giunta Taddeo, la dimissionaria Eleonora Zangrillo.

“Assolutamente no – ha replicato seccamente l’avvocato Scipione – Le prenotazioni sono state per nove persone, né una in più né una in meno”. Davanti ad una buona pizza napoletana l’argomento è stato forzatamente lo Statuto di questa nascente associazione culturale ma, poiché la lingua batte sempre dove il dente duole, l’argomento principe della serata che si è protratta più del previsto è stata lo stato in cui versa l’amministrazione di centro destra al comune di Formia. Il voto amministrativo è in agenda nella primavera del 2027 – anche se la scadenza naturale della consiliatura in corso ci sarà nell’autunno precedente – ma questa associazione ha avviato questo confronto interno per valutare la possibilità di trasformarsi – come detto – in un soggetto elettorale che, alla luce delle diverse sensibilità e appartenenza politiche e culturali, dovrà essere giocoforza civico e, dunque, trasversale. L’incontro di martedì ha affrontato quelle che potrebbero essere le peculiarità ma anche le incognite di questo futuribile progetto elettorale alla luce dell’ultima e negativa esperienza amministrativa in occasione del voto di tre anni. Quella trasversalità, innovativa e rivoluzionaria in ambito locale, non si affermò per un’inerzia numerica pari alla composizione di un condominio e a prevalere fu il sindaco Taddeo al termine di un drammatico ballottaggio ma soltanto grazie al sostegno, reale, di un quarto del quadro elettorale cittadino.

Quella trasversalità che fu il lei motiv della sfortunata candidatura di La Mura può essere riproposta? L’elettorato formiano avrebbe il tempo ed il modo per apprezzarne le caratterristiche e le qualità contro una coalizione numericamente granitica e al momento fedelissima (le ultime elezioni provinciali l’hanno dimostrato appieno) al sindaco Taddeo? Il Primo Cittadino è il primo ad essere consapevole che gli avversari non vanno sottovalutati anche se al momento non ci sono segnali, apparentemente significativi, che affermano il contrario. Ad incutere timore al Primo Cittadino originario di Santi Cosma e Damiano è proprio il nome dell’ex amico Luca Scipione che, ideologo della prima affermazione (dopo quasi un trentennio) di un sindaco di Forza Italia al comune di Formia, potrebbe avere in tasca ancora qualche chiave di riserva in grado di aprire il recinto costituito dall’attuale maggioranza di centro destra. Il sindaco Taddeo, che ha deciso (erroneamente) come il collega di Gaeta Cristian Leccese di non dotarsi del sostegno di alcun coordinamento politico, teme che la nascita, al momento si trova in un’embrionale fase di gestazione, di una coalizione alternativa alla sua possa provocare il pericoloso effetto del “tana liberati tutti”.

Questo campo civico va allargato – hanno sottolineato un po’ tutti l’altra sera davanti alla pizza  – ma le posizioni dialettiche si sono subito differenziate quando è stato affrontato il tasto, sempre dolente e oggetto (da parte di alcun) di critiche e perplessità, se coinvolgere in questo progetto componenti del cosiddetto fronte progressista formiano che – va sempre sottolineato – con il sostegno dell’anima centrista e cattolica dell’elettorato cittadino ha guidato il comune per ben quattro mandati. Se questo dato non sarà uguagliabile e migliorabile nel prossimo futuro, il cammino di questo progetto sarà chiamato ad affrontare inequivocabilmente la necessità politica di coinvolgere almeno tre componenti delle attuali minoranze che guardano a sinistra: il Pd, la lista civica “Guardare Oltre” (i cui candidati non erano altri che fuoriusciti dallo stesso partito Democratico che optarono per la sfida a sindaco dell’infettivologo Amato La Mura piuttosto che dell’attuale capogruppo consiliare e consigliere provinciale Luca Magliozzi) e quella di Un’Altra città” guidata dall’ex sindaco Poala Villa.

Se alcuni rappresentanti di queste tre anime del polo progressista avrebbero preferito l’altra sera essere invitati alla “pizzata”, accetteranno ora la richiesta che sarà formalizzata nel momento in cui saranno organizzati altri incontri per contribuire alla stesura dello Statuto di questa costituenda associazione culturale? Rispondere a questo interrogativo sarà fondamentale per qualificare la nascita di una coalizione che intende essere alternativa e antitetica a quella guidata dall’attuale sindaco di Formia.

Intanto la cena di martedì sera ha rilanciato un argomento molto caro all’ex candidato La Mura: “Non possiamo diventare un taxi per chi deciderà di scendere dall’attuale pullman che continua a sbandare condizionando lo sviluppo della nostra città”. Molti hanno interpretato questa calzante metafora con un unico destinatario, la dimissionaria assessora ai Lavori Pubblici di Forza Italia Eleonora Zangrillo. La Mura le ha chiesto un atto di verità e di coerenza nel momento in cui sono, dopo quattro mesi, avvolte nel mistero le dimissioni dell’assessora azzurra.

Nella maggioranza non ne parla nessuno e tantomeno il Sindaco, nonostante le pressanti richieste a farlo piovutele a più riprese dal capogruppo di “Guardare Oltre” Imma Arnone. L’atto di verità e di coerenza chiesto all’ex assessora Zangrillo ha riguardato, indirettamente, il consigliere di riferimento che siede ancora tra i banchi di maggioranza, Matteo Zannella. Per La Mura è chiara l’equazione rilanciata nelle ultime settimane a Matteo Renzi: Italia Viva non può fa parte alle regionali della Liguria dello schieramento di centrosinistra che sostiene alla candidatura alla presidenza del Dem Andrea Orlando e poi al comune di Genova siede nella Giunta di centrodestra. Meno di tre anni è un periodo abbastanza lungo ma la politica divoratrice e schiava dei social ha sempre più un timing abbastanza ristretto. E l’avvocato Luca Scipione lo sa benissimo…da tempo.

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