LATINA – “Le recenti disposizioni del Comune, comunicate via PEC alla cooperativa, introducono un cambiamento estremamente penalizzante per gli educatori che lavorano nei servizi educativi, in particolare gli Assistenti Educatori Comunali (AEC) della cooperativa OSA. La nuova regola prevede che la retribuzione venga calcolata esclusivamente sulla base della presenza del bambino assegnato, senza riconoscere l’impegno e la disponibilità dell’operatore. In questo modo, gli educatori che si presentano al lavoro scoprono di non essere pagati se il bambino è assente, una condizione che compromette gravemente la stabilità economica di questi lavoratori la cui difesa è una priorità per il nostro partito che si impegna a sostenere e portare all’attenzione le ragioni dello stato di agitazione manifestato dagli operatori OSA” – sono parole in una nota a firma di Valeria Campagna, consigliera comunale capogruppo PD Latina; Leonardo Majocchi, consigliere comunale PD Latina e Daniela Fiore, consigliera comunale PD Latina.
“Questo approccio – affermano ancora – non solo aggrava ulteriormente le già precarie condizioni degli operatori, ma riduce anche la qualità dei servizi offerti. La possibilità, precedentemente disponibile, di spostarsi su altri bambini in caso di assenze temporanee garantiva una continuità didattica e permetteva agli educatori di raggiungere le ore contrattuali. Ora, invece, gli educatori sono costretti a subire perdite salariali che compromettono la loro possibilità di mantenere un livello di vita dignitoso”.
“Già durante la scorsa estate, il PD di Latina aveva denunciato pubblicamente la precarietà dei lavoratori coinvolti nei servizi educativi comunali, in particolare nelle colonie estive. Il partito aveva espresso preoccupazioni sulle condizioni contrattuali degli educatori, evidenziando la mancanza di stabilità e di una tutela adeguata per questi professionisti. Il PD aveva anche sottolineato la necessità di migliorare le condizioni lavorative e di garantire una programmazione più solida e sostenibile per i servizi educativi rivolti ai minori, in modo da assicurare un adeguato livello di qualità e una corretta valorizzazione del personale educativo”- proseguono i tre consigliere democratici.
“Queste nuove disposizioni sembrano contraddire le raccomandazioni fatte dal PD, accentuando le difficoltà operative e peggiorando ulteriormente la situazione per gli educatori comunali. È indispensabile un intervento correttivo che riconosca la professionalità degli operatori e che non sacrifichi la qualità dei servizi educativi sull’altare del risparmio economico. L’amministrazione sembra però voler portare al patibolo questi principi, navigando a vista senza idee, o quanto meno l’intenzione di costruire una programmazione di livello per bambini ed educatori, e dunque a servizi di qualità, proseguendo nella svalutazione cronica di ogni servizio sia di sua competenza e nell’assenza di visione” – concludono.