ITRI – Pericolo sventato. Almeno per il momento. E’ andato deserto l’avviso pubblico indetto e pubblicato il 10 settembre scorso dal commissario Prefettizio del comune di Itri, Antonietta Lonigro finalizzato a concedere in locazione per i prossimi 15 anni i locali dell’ex bar Centrale in piazza Annunziata. Si tratta di un significativo riconoscimento politico per l’ex sindaco ed ex capogruppo della lista di minoranza “Itri Facciamo Futuro”, avvocato Antonio Fargiorgio, il primo a segnalare l’inopportunità di un bando che, se fosse andato in porto, avrebbe impedito al vivace associazionismo itrano di avere a disposizione di locali in pieno centro in cui svolgere attività di promozione culturale e, come fatto sinora, anche quella avente una finalità turistica della stessa realtà e comunità aurunca.
Se a chiedere alla dottoressa Lonigro di fermarsi e di tenere in considerazione le altre (e legittime) istanze diverse da quella di fare a tutti i costi cassa era stato il coordinatore comunale (ex consigliere) di Fratelli d’Italia Simone Di Mascolo. Avevano creato i preliminari presupposti perché venisse formalizzata la richiesta che nei “sospesi” uffici del comune di Itri nessuno attendeva. Era stata firmata una lettera dai rappresentanti e delegati di ben 23 associazioni culturali, una nota inviata alla vigilia del termine ultimo per la presentazione delle richieste per ottenere in locazione l’ex bar Centrale. Queste associazioni avevano sollecitato, appunto, “un utilizzo alternativo e funzionale” di questi locali comunali di piazza Annunziata: “La nostra proposta riguarda l’uso di questo spazio come luogo ricreativo e culturale, aperto alle associazioni locali per lo svolgimento di esposizioni, mostre fotografiche, la creazione di un info point e altre attività volte a promuovere la cultura e la socialità nel territorio di Itri. Questa proposta è frutto di un confronto condiviso con la quasi totalità delle associazioni culturali, sportive, e di promozione sociale presenti sul nostro territorio. Crediamo che l’ex Bar Centrale, invece che essere destinato esclusivamente a fini commerciali, possa essere valorizzato come punto di riferimento culturale, dedicato alla comunità e alla promozione delle attività associative”.
Nella lettera alla dottoressa Lonigro le 23 associazioni avevano invece sottolineato come ad Itri manchi una struttura adeguata per ospitare eventi culturali, mostre e attività ricreative. L’assenza di un auditorium o di uno spazio dedicato limita fortemente le possibilità per le associazioni di promuovere le proprie attività favorendo la condivisione e la partecipazione dei cittadini. “Riteniamo che la disponibilità di un punto di riferimento centrale come i locali comunali presso Piazza Annunziata potrebbero rappresentare una risorsa fondamentale per valorizzare il lavoro associativo e incentivare la condivisione e l’incontro tra i cittadini. L’uso di questo spazio per fini culturali e sociali – aveva evidenziato la lettera – rappresenterebbe un passo importante per rispondere alle esigenze del nostro territorio, creando un luogo aperto e inclusivo che favorisca la crescita culturale e lo sviluppo delle relazioni comunitarie. Siamo convinti che questa iniziativa possa contribuire a rendere Itri ancora più accogliente e vivace, oltre che avere una grande valenza sociale. E’ una scelta importantissima la Sua, perché condizionerà fortemente il futuro del nostro paese”.
Intanto il commissario Prefettizio del comune ha deciso di delocalizzare la sede della Pro Loco di Itri. La Pro Loco, per sua missione,, è l’ente per eccellenza, a livello nazionale, per la promozione del territorio, per cui è fondamentale che possa operare in una posizione centrale e strategica. Ancor più nel contesto itrano svolge un grandissimo lavoro a supporto della gran parte delle manifestazioni che si svolgono a Itri. “La vicinanza e la stretta relazione con l’amministrazione comunale sono essenziali per un’efficace promozione del nostro territorio e per garantire ai cittadini e ai turisti un facile accesso ai servizi e alle informazioni. Per cui, se la destinazione dei locali “ex Bar Centrale” fosse quella da noi auspicata, gli stessi potrebbero ben prestarsi a essere anche la sede della Pro Loco, altrimenti – hanno scritto le 23 associazioni culturali di Itri – Le chiediamo di individuare una soluzione coerente e funzionale per quello che la Pro Loco rappresenta per la città di Itri”.
L’avviso è andato deserto ma l’attuale guida del comune è stata invitata , per certi versi, ad interloquire con questo pool di associazioni che, attraverso questo documento, ha sottolineato la sua vocazione “di promuovere il benessere e la coesione della nostra comunità”. Il commissario Lonigro è stata invitata a promuovere un confronto con l’associazionismo culturale itrano e le è stato proposto il nome rassicurante, quello di Pierpaolo Mancini, presidente dell’associazione Culturale “Respiriamo Cultura” reduce dall’organizzazione di un’irripetibile edizione di “Krisis”, la rassegna cinematografica che, pronta ad avere una versione invernale, ha chiuso i battenti poco mento di un mese fa con la partecipazione di Matteo Garrone, uno dei più raffinati e sensibili registi del cinema italiano contemporaneo.