Formia / La nascente “Pasta Formia” alla prestigiosa fiera dell’alimentazione di Parigi [VIDEO]

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FORMIA – Una start up che intende coltivare una bellicosa mission, contribuire a riportare di nuovo in alto il vessillo di Formia nel mondo per la produzione e la commercializzazione della pasta. Di quella del passato legato al glorioso pastificio Paone? Deve essere un motivo di orgoglio e di vanto ma quell’ultrasecolare esperienza, imprenditoriale economica ed umana, non deve costituire argomento e motivo per piangere sul latte versato, ma un ideale di punto di ripartenza per tentare di riconquistare nuovi mercati in Italia, in Europa ed in ogni angolo del mondo. E per centrare questo obiettivo la nascente “Pasta Formia” ha scelto una vetrina prestigiosissima per tentare di internazionalizzare di nuovo la pasta che ha reso celebre la città in ogni angolo del pianeta: la 60 edizione del “Sial”, il “Salone internazionale dell’alimentazione” in programma dal 19 al 23 ottobre presso la fiera di Parigi.

La “Pasta Formia” con i suoi dinamici nuovi dirigenti sarà tra i 7500 espositori che, provenienti da ogni angolo del penta in rappresentanza di 200 paesi, presenteranno oltre 400 prodotti, di cui 1800 definiti “innovanti”, e (in anteprima) le ultime noviutà del settore agroalimentare ma anche le soluzioni per ridurre i costi della supply chain e renderla sostenibile . L’Italia alla “Sial” di Parigi sarà il secondo Paese per numero di espositori dopo la Francia, con ben 700 aziende. Tra queste – come detto – c’è la Pasta Formia” che in questi giorni, formalizzando definitivamente il decollo del suo innovativo ed accogliente sito produttivo nell’ex capannone del “Cotto Minturno” nell’omonima area industriale ai confini con quella formiana di Penitro, ha anche definito la sua prestigiosa governance che con la produzione e commercializzazione della pasta ha molti ed apprezzati elementi in comune.

La nuova realtà produttiva ha deciso di affidarsi a Gerardo Tucciarone, a Fulvio Paone in quello di direttore commerciale, all’ex amministratore unico del pastificio Fabio Paone, nella mansione di consulente amministrativo e gestionale mentre il responsabile della produzione è Roberto Tedesco che ha trascorso gran parte della sua vita nell’ex pastificio di piazza Risorgimento. Hanno deciso di tentare di vincere questa scommessa (“lo ammetto, siamo animati da un pizzico di follia ma sappiamo – dice Fulvio Paone nell’intervista video allegata – che la fortuna aiuta gli audaci”) anche altri due ex dipendenti del pastificio di Pentro, Mario Cardillo e Giuseppe Stefanelli che, allontanando le sirene del nuovo proprietario, la Corex di Battipaglia, al momento completano un organico a cui offre di tanto la sua preziosa ed esperta collaborazione, a titolo gratuito, per quanto riguarda la produzione della pasta un terzo fratello Paone, Domenico.

La partecipazione alla Sial di Parigi servirà alla “Paone” per esporre e promuovere i suoi innovativi prodotti in cui spicca una nuova linea di pasta a cottura veloce che – secondo le prime notizie – ha già sbancato nei mercati del Canada e degli Stati Uniti. Si tratta dei “cups”, bicchieri di carta o di plastica che, contenenti una serie di condimenti tipicamente italiani, per essere consumati attendono solo di essere integrati di acqua calda a 80° gradi o riscaldati in un tradizionale forno microonde , dove bisogna aggiungere solo dell’acqua per poterla mangiare.

“Pasta Formia “ è un’azienda che comunque non nasce dal nulla. Terminata tra non poche vicissitudine l’esperienza del pastificio Paone, questa nuova start up si è distinta come una società di distribuzione decidendo di “fare qualcosa di diverso e di impegnativo”. Nell’intervista video Fulvio Paone, affiancata dal fedelissimo responsabile della produzione Roberto Tedesco, ha spiegato e motivato come quello aperto nei locali dell’ex Cotto Minturno non è un “pastificio industriale come tanti” ma un “innovativo laboratorio artigianale” attraverso il quale, grazie a coraggiosissimi investimenti tecnologici ed infrastrutturali, la pasta, in base al suo formato, deve subire un necessario processo di essicazione.

“La nostra pasta, realizzata con grano italiano di cui evidenziamo nelle confezioni la tracciabilità e la provenienza , deve subire – dice subito Fulvio Paone – un processo di ventilazione per renderla ancora più gustosa e digeribile. Produciamo al momento venti quintali di pasta al giorno ma i primi riscontri sono davvero significativi dal mercato locale, nazionale ed internazionale. Stiamo cercando di perfezionare vecchi contatti di un tempo. Soprattutto con il mercato dell’estremo Oriente asiatico e con quello giapponese. Ma gli apprezzamenti più significativi ci stanno arrivando dalla ristorazione di qualità di diverse località italiane che – ha aggiunto nell’intervista video Tedesco – riconoscono ai nostri prodotti naturalità, il profumo ed il sapore del grano coltivato in alcune regioni italiane”.

Le stesse maestranze della “Pasta Formia” riconoscono ai tre fratelli Paone una “sana e apprezzabile follia –ha concluso Tedesco – Quando ci hanno proposto di avviare questa iniziativa imprenditoriale ci siamo guardati in faccia e pensavamo che il loro fosse uno scherzo. E invece la nostra attività economica ha un punto di produzione di altissimo livello tecnologico, un magazzino dotato dei necessari conforts e sistemi di collegamenti davvero significativi. L’artigianalità dei nostri prodotti – ha concluso Fulvio Paone – è sinonimo di tradizione ma siamo convinti che i nostri clienti ci permetteranno di affermare nel futuro l’idea che Formia potrà continuare a distinguersi e farsi apprezzare per la sua pasta”.

INTERVISTE video Fulvio Paone, direttore commerciale “Pasta Formia” e Roberto Tedesco, responsabile produzione “Pasta Formia”

 

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