LATINA -E’ iniziata mercoledì ed è stata rinviata al 20 novembre prossimo l’udienza preliminare davanti il Gup del Tribunale di Perugia Valerio D’Andria in cui sono imputati, con l’accusa di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, corruzione in atti giudiziari e induzione indebita a dare o promettere utilità, l’ex giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota ,e tre ex suoi consulenti, Stefania Vitto, Silvano Ferraro e Stefano Evangelista. Il Gip D’Andria, di fronte alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal sostituto procuratore Gennaro Iannarone, ha chiesto ed ottenuto di rinviare l’udienza preliminare tra un mese in maniera tale da calendarizzare il suo svolgimento che non si preannuncia breve.
L’ex giudice Castriota, Vitto e l’ex compagno Ferraro furono arrestati dalla Guardia di Finanza di Perugia il 23 aprile 2023 dopo la denuncia presentata contro il magistrato romano ma da anni in servizio presso il Tribunale di Latina, dall’imprenditore di Nettuno Fabrizio Coscione. Secondo l’accusa formulata dalla Procura del capoluogo umbro la dottoressa Castriota, difesa dagli avvocati Salvatore Volpe e Paolo Zeppieri, avrebbe affidato l’amministrazione di beni oggetto di sequestro a Silvano Ferraro, il suo ex compagno che, in cambio, le faceva regali, denaro ma anche il pagamento di un abbonamento presso la tribuna d’onore dello stadio Olimpico per le partire della Roma, dell’affitto, della domestica, oltre che di vacanze e gioielli.
Insomma, secondo le risultanze investigative delle Fiamme Gialle, l’ex Gip Castriota, approfittando della sua funzione, sequestrava società, concedeva incarichi di consulenza al suo compagno e a Stefania Vitto per ottenere successive regalie. Sino a quando il procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone ha ricevuto la visita dell’imprenditore nettunese Coscione che le prime denunce ha fatto scattare il blitz delle Fiamme Gialle del capoluogo umbro.