FORMIA – In merito all’omicidio dell’avvocato Mario Piccolino e al continuo riferimento al Piano Regolatore, il movimento civico “Un’Altra Città” ha rilasciato una nota nella quale viene richiesto al sindaco Sandro Bartolomeo e all’amministrazione comunale alcuni chiarimenti.
“Il drammatico omicidio che ha colpito la nostra città – recita la nota – ci ha visti, come è giusto che fosse, osservatori attenti. Abbiamo preferito non commentare, ne argomentare con inutili parole un evento tragico.
Abbiamo preferito attendere gli sviluppi delle indagini, anche per evitare che gli inquirenti perdessero tempo a sottolineare, come la Questura è stata costretta a fare, che «le ipotesi investigative formulate non avevano origine dagli ambienti di polizia giudiziaria».
Abbiamo preferito non parlare prima; abbiamo preferito lasciare il palcoscenico a chi ne aveva in qualche modo bisogno; non ne sentivamo, e non ne sentiamo, l’interesse.
Ci si permetta di dire però, anche a fronte di inutili e, soprattutto, pericolosi riferimenti che qualcuno ha formulato sulle opposte appartenenze politiche della vittima e dell’omicida, che «un bel tacer non fu mai scritto».
Riteniamo sia opportuno, esclusivamente, formulare un unanime plauso alle forze dell’ordine che, coordinate dalla DDA di Roma e dalla Procura di Cassino, hanno saputo assicurare alla Giustizia il colpevole di un tanto cruento delitto.
Ciò detto, accanto all’omicidio è stato posto, ripetutamente ed inspiegabilmente, l’approvazione del nuovo piano regolatore generale (P.R.G.).
Nella conferenza stampa di ieri, il Sindaco ha evidenziato «quando sarà il momento, faremo il raffronto tra il nostro PRG e quello proposto dalla precedente amministrazione. A quel punto andremo a leggere quali sono le aree interessate e, soprattutto, quali i proprietari».
Prima di detta conferenza stampa, nell’intervista rilasciata alla trasmissione di “Rai Radio 1”, “Restate Scomodi”, il Sindaco ha dichiarato: «Noi abbiamo ereditato una proposta di piano regolatore che abbiamo completamente sconvolto, con investimenti potenziali su parti della città soprattutto in collina che avrebbero significato investimenti per decine di milioni di euro. La qualità e il livello della criminalità si è alzato e l’uccisione dell’avvocato Piccolino è il primo grande esempio dell’elevamento dello scontro. La criminalità non uccide solo per vendicare ma per prevenire e impedire che certi processi si affermino. Alla criminalità interessa impedire che si vari questo piano regolatore, piuttosto che punire qualcuno perché dieci anni fa ha detto o fatto delle cose».
Anche il Presidente della Regione Lazio, Nicola ZINGARETTI, nella sua visita a Formia, si è impegnato a dedicare al P.R.G. una corsia preferenziale, perché, con i problemi che sta attraversando Formia, bisognerebbe mettere la città in sicurezza da appetiti poco trasparenti.
Ora i riferimenti (del Sindaco e del Presidente della Regione Lazio) sono chiaramente alla zona dell’Acervara.
Zona che, già in precedenza, in ragione di alcuni terreni acquistati dal Tribunale di Latina, a conclusione di una procedura fallimentare, dal consigliere comunale Giovanni VALERIO, aveva determinato l’uscita dalla maggioranza dello stesso consigliere (ufficialmente la richiesta era stata determinata per il suo patrocinio legale ad alcuni esponenti della famiglia Bardellino).
A questo punto ci sono riferimenti precisi ma argomentazioni poco chiare. Vi sono dei nodi che devono essere sciolti prima di aprire il dibattito sul P.R.G.
Chiediamo che il Sindaco ponga fine a riferimenti anonimi, e sia esplicito nell’evidenziare (qualora vi siano!) le ragioni per cui la criminalità organizzata avrebbe interesse a non varare l’attuale piano regolatore?
Dica il Sindaco le ragioni che lo spingono a spingere per una rapida approvazione del P.R.G.? Quali sono le situazioni poco chiare, e gli appetiti poco trasparenti che si annidano sull’Acervara? Il Sindaco ha contezza di proprietari dei terreni all’Acervara che siano dei prestanome della criminalità organizzata? Faccia i nomi ora (se vi sono!) e non “quando sarà il momento”.
Da ultimo, ha il Sindaco esteso queste sue perplessità, dettagliando le situazioni poco chiare ed i nominativi, alla Magistratura?
Senza questi necessari chiarimenti, e con un approccio basato sull’onda emotiva di un omicidio, rivelatosi avere una matrice del tutto differente da quella frettolosamente sponsorizzata, su frasi sibilline, e su nodi non sciolti, non riteniamo possa affrontarsi un dialogo costruttivo su uno strumento della importanza del P.R.G..
Ne tantomeno crediamo si possa dare una brusca accelerazione all’approvazione dello stesso laddove, al contrario, necessita una approfondita meditazione ed una compiuta ed esaustiva istruttoria.
Si attendono concrete risposte. La cittadinanza ha diritto di sapere se, per questa Amministrazione, l’anticamorra sia un valore da perseguire o una bandiera da issare quando il vento è favorevole”.