LATINA – La Polizia di Stato, lo scorso 17 ottobre, di intesa con E-distruzione, ha proceduto al controllo di un supermercato ubicato in città al fine di verificare l’eventuale allaccio abusivo alla rete elettrica; il sopralluogo consentiva di documentare un allaccio abusivo, perfettamente funzionante, che consentiva di bypassare il contatore erogando, direttamente, all’esercizio commerciale l’energia. Dopo avere accertato questo primo allaccio, scattavano, contestualmente due ulteriori verifiche presso altrettanti punti vendita, ubicati in Latina e Roma, riconducibili, anche questi, alla medesima società. Anche queste due verifiche consentivano di documentare altrettanti allacci abusivi appositamente installati per consentire l’erogazione agli esercizi sottraendo l’energia, direttamente, alla rete.
L’ammontare, monetario, dell’energia sottratta veniva quantificato dalle società erogatrici in 270.000 euro, circa: rispettivamente 100.000 euro per i due esercizi ubicati in Latina e 170.000 euro per il terzo esercizio ubicato in Roma. Sulla scorta dei tre allacci rilevati e della significatività degli importi di energia sottratta, si procedeva a trarre in arresto in flagranza di reato l’amministratore unico della società gerente tutti e tre i punti vendita.
L’attività svolta dalla Polizia di Stato, in stretta sinergia con E-distribuzione, è finalizzata a documentare e reprimere forme di illegalità connesse, in particolare, ad attività imprenditoriali che, attraverso la commissione di reati, quali quello dell’allaccio abusivo, possano contaminare l’economia cittadina avvantaggiandosi, rispetto alla concorrenza, dei significativi abbattimenti di costi derivanti dalla commissione di reati.
L’arrestato, ultimate le formalità di rito, veniva ristretto presso in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Durante la direttissima di questa mattina, il Giudice ha convalidato l’arresto non applicando misure cautelari pertanto l’uomo è tornato in libertà. Si ricorda che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, vige pertanto la presunzione di innocenza dell’indagato.