LATINA – Tenere alta la guardia per fronteggiare tutti insieme la criminalità in tutte le sue sfaccettature per garantire a ciascuno il diritto alla libertà e alla pacifica convivenza. Sarà uno dei passaggi salienti di un documento che l’ordine forense di Latina discuterà ed approverà nella seduta di martedì dopo le minacce ricevute dalla dottoressa Luigia Spinelli, il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Roma prossimo, dopo il via libera del Csm, a diventare Procuratore aggiunto a Latina.
Anche gli avvocati pontini intendono esprimere la “piena e totale solidarietà” alla dottoressa Spinelli e lo faranno in una riunione del consiglio dell’ordine in cui sarà affrontato il caso del magistrato antimafia che, titolare di delicate inchieste contro il crimine organizzato ed il suo tentativo di infiltrarsi nella pubblica amministrazione, vive ora sotto scorta spostandosi su un’auto blindata con l’impiego a rotazione di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.
“La dottoressa Spinelli – ha fatto sapere il presidente del consiglio dell’ordine Giovanni Lauretti – deve sapere che non è sola nelle sue battaglie. Esprimo solidarietà e vicinanza ad un magistrato che si è sempre distinto per il coraggio e l’abnegazione che ha sempre mostrato nell’assolvimento della sua funzione”.
Intanto sono avvolte nel massimo riserbo le indagini degli inquirenti dopo le minacce ricevute, in forma indiretta, dal Pm. Si stanno svolgendo – secondo quanto è trapelato – negli ambienti criminali di Latina. Di sicuro le minacce sono state definite “fondate” da parte delle autorità deputate alla vigilanza di questi fenomeni e, tra queste, la Prefettura e l’ufficio centrale interforze per la sicurezza del personale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.