Formia / Al “Sial Paris” anche la nascente azienda della famiglia Paone “Pasta Formia”

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FORMIA – Recuperare il terreno perduto. Con una certezza: il nome di Formia, nonostante le traversie e le controversie che hanno conosciuto di recente altre esperienze imprenditoriali è ancora sinonimo di affidabilità e di competenza nel settore della produzione e della commercializzazione della pasta. Ha cominciato a muovere i suoi primi passi da poche settimane ma la nascente azienda “Pasta Formia” è una delle mete preferite del vastissimo percorso espositivo della 60° edizione della prestigiosa “Sial Paris”, il “Salone internazionale dell’alimentazione” che, inaugurato nella giornata di sabato, chiuderà i battenti nella giornata di mercoledì presso la fiera “Villepinte” nella zona nord della capitale francese. Questo debutto assoluto della “Pasta Formia” nella rassegna espositiva parigiana ha ottenuto il successo che meritava per diversi motivi.

La start up formiana sta facendo pare di un collettivo formato da 20 aziende laziali che la Regione, grazie ad un’importante partnership con l’Arsial e le Camere di Commercio di Roma e Frosinone Latina ha deciso di portare in Francia quale “optimum” della sua propria produzione agroalimentare, pronto a conquistare operatori e buyer in uno degli eventi di riferimento per il mercato internazionale dell’agrifood. La “Pasta Formia” con il suo dinamico direttore commerciale Fulvio Paone ha deciso di esporre a Parigi la sua pasta – prodotta con un rigoroso metodo artigianale grazie ad un apprezzato sistema di essicazione – e i suoi innovativi “cups”, bicchieri di carta o di plastica che, contenenti una serie di condimenti tipicamente italiani, per essere consumati attendono solo di essere integrati di acqua calda a 80° gradi o riscaldati in un tradizionale forno microonde . Questa nuova linea di pasta a cottura veloce ha già sbancato nei mercati del Canada e degli Stati Uniti e a sostenere questa coraggiosa iniziativa imprenditoriale della “Pasta Formia”, oltre alla Regione Lazio, è stato l’autorevole Ice, l’istituto commercio estero a cui si è affidata la neonata realtà societaria guidata dall’amministratore Gerardo Tucciarone.

E così che l’azienda formiana. che opera presso gli ex depositi del “Cotto Minturno” nell’omonima zona industriale, è risultata essere tra i 7500 espositori che, provenienti da ogni angolo del mondo in rappresentanza di 200 paesi, stanno presentando oltre 400 prodotti, di cui 1800 definiti “innovanti”, e (in anteprima) le ultime novità del settore agroalimentare ma anche le soluzioni per ridurre i costi della supply chain e renderla sostenibile . L’Italia alla “Sial” di Parigi è il secondo Paese per numero di espositori dopo la Francia, con ben 700 aziende, e i positivi riscontri sono decisamente positivi.

“In questa breve trasferta parigina – ha commentato Fulvio Paone – abbiamo capito tante cose. Innanzitutto come si sta muovendo il mercato che, dopo la traumatica parentesi legata alla pandemia, sembra aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori. Stiamo capendo come si sta muovendo la concorrenza, che è spietata ma non è affidabile come quella italiana, e riallacciando vecchi contatti che sono venuti nel nostro stand per farci gli auguri di buon lavoro”.

Ancora Fulvio Paone: “Siamo, è vero, debuttanti come ‘Pasta Formia’ ma la partecipazione a eventi di rilievo internazionale, come il Sial di Parigi, rappresenta un’opportunità fondamentale per sostenere noi imprese, vecchie e nuove, nel percorso di internazionalizzazione. In questo contesto, risulta essenziale la collaborazione con le Camere di Commercio con le quali è necessario costruire un sistema sinergico, orientato allo sviluppo e all’innovazione del settore alimentare, con l’obiettivo di proiettarlo sempre più verso una dimensione nazionale e internazionale”.

La “Pasta Formia” aveva necessità di riallacciare i fili con il sempre importante mercato asiatico e giapponese e, nonostante la concorrenza arrivi dalla stessa Cina, i riscontri sono stati positivi: “Innanzitutto dobbiamo ringraziare il nostro istituto commercio estero che, garantendo la riconoscibilità dei nostri prodotti, ci ha preso per mano in questa fase per noi di un nuovo esordio nel mercato del settore attraverso – ha concluso Fulvio Paone – una promozione concepita in maniera nuova, programmata e mirata”.

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