FORMIA – Un fuoristrada come tanti e spunta un cadavere lungo il ciglio della Variante Formia Garigliano. Sono estese a trecentosessanta gradi le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Formia dopo il casuale ritrovamento del corpo senza vita di una donna in una cunetta della Variante lungo il rettilineo tra l’impianto semaforico di via Olivastro Spaventola e l’incrocio in località Acqualonga.
Il cadavere della donna è stato trovato quasi per caso nelle fasi successive ad un spettacolare fuoristrada in cui era rimasto coinvolta, poco dopo le sette, un’Audi che, percorrendo la Variante, ha divelto il guard rail in direzione sud. L’automobilista è rimasto ferito e, scattato l’allarme, veniva trasferito nel vicino ospedale “Dono Svizzero” dove le sue condizioni, nonostante l’urto contro il guard rail, non destano preoccupazione.
Da questo momento scattava un altro mistero: un inquirente, effettuando i rilievi di legge per definire la causa del fuoristrada dell’Audi, s’imbatteva con lo sguardo in un fagotto che spuntava lungo il ciglio della Variante a poche decine di metri di distanza dall’incidente che aveva provocato il parziale blocco della circolazione. Quel fagotto era il cadavere di una donna, pare di mezz’età, di carnagiana chiara. Scattava un altro allarme e di questo secondo i Carabinieri del Maggiore Quintino Russo coinvolgevano la Procura della Repubblica di Cassino. Il Pubblico Ministero di turno naturalmente disponeva il sequestro del cadavere ed il suo trasferimento presso l’obitorio dell’ospedale “Santa Scolastica” di Cassino per essere sottoposto ad autopsia.
Sarà un esame determinante per accertare la causa del decesso della donna e se lo stesso possa essere collegato al fuoristrada dell’Audi – ipotesi a cui i Carabinieri non danno molto credito – o se sia stata vittima di un investimento avvenuto in precedenza e provocato da un automobilista pirata. Non si è esclude, in effetti, che la donna possa anche essere stata vittima di un malore mentre percorreva a piedi quel tratto di Variante.
Le indagini dei Carabinieri sono in una fase embrionale – come ha tenuto a precisare il Maggiore Russo – e potrebbero conoscere una svolta dalla borsetta che, probabilmente appartenente alla stessa donna, è stata rinvenuta vicino a quel fagotto umidito dalla notte appena trascorsa.
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