CASSINO – “Quella di oggi oltre ad essere un’occasione per approfondire questioni solo apparentemente lontane dalla nostra realtà territoriale, ci offre anche l’opportunità di conoscere personalmente e dare il benvenuto nella città di Cassino al dottor Catello Maresca, autore insieme al giornalista Francesco Neri del libro L’Ultimo Bunker”. Queste le parole con cui il sindaco Giuseppe Golini Petrarcone ha aperto il suo intervento nel corso del convegno ‘Mafie libertà diritto’ che si è tenuto nel pomeriggio all’interno della Sala Restagno del Comune di Cassino.
Un libro che ci fa capire realmente in che modo ragionano i boss, come si difendono e dove si nascondono. Non solo, ci rende partecipi della vita quotidiana di magistrati, poliziotti e carabinieri, dandoci la conferma di come contro la criminalità organizzata non bisogna abbassare mai la guardia. Un fenomeno pericoloso che va arginato in ogni modo, attraverso azioni di contrasto concrete messe in atto sia a livello nazionale che locale. A tal proposito significativo il ritorno di Roberto Saviano, dopo 8 anni, a Casal di Principe per incontrare gli ‘ambasciatori della rinascita’, i volontari che fino al 21 ottobre guideranno gli ospiti nelle stanze di Casa don Diana, bene confiscato al boss Egidio Coppola detto ‘Brutus’, che ospiterà opere esposte agli Uffizi di Firenze. Gli ambasciatori racconteranno la storia di un territorio martoriato che anche grazie a loro sta rinascendo.
Un esempio reale di quanto fondamentale sia il ruolo che i cittadini svolgono in sinergia con le istituzioni e Forze dell’Ordine. In occasione della giornata inaugurale Roberto Saviano ha pronunciato queste parole: ‘con un moto di orgoglio mi verrebbe da dire: dopo otto anni io sono ancora qua, voi, invece, Iovine, Bidognetti, Zagaria, Schiavone siete in carcere. La vostra presenza aleggia su queste terre. Ma faremo in modo che resti solo un odioso ricordo. È da questi luoghi che l’Italia deve ripartire, perché questa non è la mia rivincita, questa è la nostra rivincita’.
Una rivincita, aggiungerei, di una bellezza unica che rende giustizia a quanti hanno perso la vita per lottare la criminalità e rappresenta un altro passo su quel percorso culturale a tutela della legalità”.