FORMIA- Domenica, 27 ottobre, alle 16, presso la sala San Probo della parrocchia di Sant’Erasmo, a Castellone, Formia, l’associazione di promozione sociale “Insieme Immigrati in Italia” presenta l’incontro con l’autore Raffaele Sardo che presenterà il suo ultimo libro “Per rabbia e per amore. Le impronte dei passi di don Peppe Diana” (Giunti Editore,2023). Il libro si apre con le prefazioni di monsignor Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta e di don Luigi Ciotti, presidente di Libera e affronta la rinascita che la morte di don Diana ha rappresentato per Casal di Principe.
Quel 19 marzo 1994, trent’anni fa, giorno del suo onomastico, la sua uccisione nella sacrestia della Chiesa di San Nicola di Bari con dei colpi di pistola, mentre era in compagnia di quello che sarà il testimone oculare della tragedia, il fotografo Augusto di Meo, ha suscitato sdegno e rabbia, emozioni che si sono rivelati preludio per maturare coraggio e amore per la propria terra e per i “figli” di quella terra. Si è “scatenato” un effetto domino di conoscenza e coscienza che ha portato ad una sempre più massiccia partecipazione dello Stato e della società civile, con l’impegno di associazioni e cittadini che si sono ribellati dal giogo del potere criminale, restituendo a Casal di Principe la dignità che merita.
Nell’introduzione, Raffaele Sardo scrive: “Il 19 marzo 1994, il giorno in cui fu ucciso don Peppino Diana a Casal di Principe, è diventata una data simbolo. Quell’omicidio avvenuto in una parrocchia, dove è stata profanata la sacralità del luogo e dove è stata messa in discussione anche l’autorità ecclesiale, ha sancito uno spartiacque tra il prima e il dopo. Di don Peppino si tentò poi di uccidere anche la memoria attraverso le calunnie che cercarono per anni di attribuire la morte ad altre cause invece che al suo limpido impegno sociale e cristiano contro la camorra”.
Introdurrà l’evento Arturo Letizia. Interverranno Maria Grossi dell’associazione “Insieme” e don Alfredo Micalusi rappresentate del presidio “Libera Sud Pontino” e Direttore della Caritas diocesana.