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Formia / Rio Pontone, lavori di sistemazione: a giorni l’apertura delle buste per l’impresa affidataria [VIDEO]

FORMIA – L’8 novembre si conoscerà finalmente l’impresa che sarà chiamata a realizzare gli attesi interventi di risanamento e adeguamento strutturale del Rio d’Itri, il più conosciuto torrente Pontone. L’ha annunciato giovedì sera in diretta televisiva l’attivo presidente, l’avvocato Pasquale Di Gabriele, del comitato che da anni si batte per la messa in sicurezza del corso d’acqua considerato da anni un autentico sorvegliato speciale per la sua pericolosità a causa della sua situazione di abbandono e di degrado. Il presidente Di Gabriele ha capeggiato una folta delegazione di cittadini residenti in località Canzatora, lungo le due rive – gaetana e formiana – del rio. Hanno esternato il loro malessere e disappunto nel corso della trasmissione “A porte aperte” in onda su Teleuniverso e condotta dal direttore Alessio Porcu.
Una situazione condivisa dal presidente Di Gabriele che ha fornito – come si evince nell’intervista video allegata – “un’ottimistica notizia”: la centrale unica della Provincia di Latina ( da cui dipende il  Comune di Itri quale ente capofila del progetto finanziato dal Ministero dell’ambiente) renderà noto il nome dell’impresa che ha partecipato alla gara d’appalto autorizzata dalla delibera numero 79/2021.. L’importo dei lavori sarà inizialmente di 6 milioni e 817mila euro “ma confidiamo che possa aumentare – ha  aggiunto il coordinatore del comitato “Pontone” – perché i lavori che necessitano sono diversi ed impegnativi per mettere in sicurezza il corso d’acqua”.
Nell’intervista Di Gabriele ha anche confermato come la ditta aggiudicatrice della gara dovrà firmare il contratto entro il 31 dicembre prossimo per poter aprire il cantiere agli inizi del 2025. Basterà? “Assolutamente no – ha ribattuto Di Gabriele – anche perché i lavori dureranno tre anni e basta un’ora di pioggia che scatta l’allarme”. Scattava perché da troppe settimane nessuno tra i comuni di Formia, Gaeta e Itri ha trovato il danaro per sostituire le batterie ai sensori che, in caso di esondazione del fiume, invitavano i residenti ad abbandonare le rispettive abitazioni.
“I cittadini avevano considerato questi sistemi d’allarme – ha concluso l’avvocato Di Gabriele – una magra consolazione. E invece alla situazione di abbandono del torrente,  in cui l’alveo, ingolfato da rifiuti di ogni gente e circondato da una rigogliosa vegetazione, si è aggiunta la situazione di blocco di questi congegni. Basterebbe poco per attivarli ma nei giorni scorsi siamo stati costretti a scrivere ai sindaci di Formia e Gaeta per provvedere e di farlo subito prima che cominci davvero a piovere“.
La richiesta d’intervento è stata accolta negli studi di Teleuniverso dal consigliere regionale Daniele Maura (Fratelli d’Italia) che firmatario di una legge per tentare di porre freno al consumo di suolo, ha annunciato che martedì prossimo presenterà un emendamento alla proposta di legge sul bilancio 2025 della Regione per l’acquisto di queste batterie. “Speriamo che l’onorevole Maura sia conseguenziale. Altrimenti – ha concluso il presidente avvocato Di Gabriele – saremmo costretti noi ad acquistarli con una colletta”.
Idea non male e poi più pratica…senza l’apporto della politica.
INTERVISTA Pasquale di Gabriele, presidente comitato civico “Pontone”

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