FORMIA – E’ stato presentato ieri mattina nella sede della Futuro Rifiuti Zero “Life Phoenix Weee“, l’importante progetto di sperimentazione operativa di impianti locali volti a pratiche certificate di riuso e riutilizzo di elettrodomestici, con recupero di pezzi di ricambio. Dopo la premiazione da parte del Consorzio RenOils per la raccolta degli oli alimentari esausti, dove Formia è risultata tra i migliori Comuni d’Italia, grazie all’impegno concreto da parte della cittadinanza e alla stretta sinergia tra l’amministrazione guidata dal sindaco Gianluca Taddeo e la Futuro Rifiuti Zero rappresentata dall’amministratore unico Raffaele Rizzo, arriva un’altra importante notizia in virtù delle performance riscontrate nell’iniziativa isole ecologiche itineranti “Formia Miniera Urbana”.
Un innovativo modello di gestione dei rifiuti e delle risorse sostenibili, partito nel 2022, che ha l’obiettivo di trasformare i rifiuti elettronici e altre tipologie di rifiuti in risorse utili, attraverso un processo di raccolta e riciclaggio strutturato e avanzato che si svolge lungo l’intero territorio, dove ha ottenuto dati molto positivi con un +8% in merito alla raccolta di Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), dei rifiuti ingombranti e degli Oli vegetali esausti.
La Futuro Rifiuti Zero, insieme ad altre primarie municipalizzate italiane, è stata chiamata ad aderire al progetto “Life Phoenix Weee”, presentato a settembre 2024 alla Comunità Europea ed in corso di valutazione, che prevede la sperimentazione operativa di impianti industriali locali volti a pratiche certificate di riuso e riutilizzo di elettrodomestici, conseguente recupero di ricambi storici introvabili e loro disponibilità per il territorio, formazione di personale qualificato per la riparazione, donazione di elettrodomestici a persone in difficoltà economica o disagiati. La proposta, unica in Europa ed estremamente elaborata circa le connessioni tra partecipanti della filiera, da 3.5 milioni di euro, coinvolge altre quattro realtà simili alla Frz e prevede un finanziamento comunitario per il 60% che potrebbe generare un circuito virtuoso grazie al know-how messo a disposizione dall’azienda bolognese Dismeco srl, di cui è amministratore delegato Claudio Tedeschi.
“Con il progetto Utile in collaborazione con Era, Geovest, Regione Emilia Romagna, Cna, Università di Bologna, Scs e Insieme per il Lavoro rigeneriamo ogni giorno 400 lavatrici e ne abbiamo già donate 200 alla Caritas”, ha commentato l’industriale Tedeschi.
“Con grande soddisfazione, la società Frz è stata chiamata a far parte di questo ambizioso progetto di rilevanza europea, insieme ad altre
“Continua la nostra azione concreta per un effettivo potenziamento della società FRZ, società che, grazie all’impegno della nostra
“Le Miniere Urbane rappresentato una delle principali fonti di approvvigionamento di materie prime critiche che rendono molto sensibili gli operatori e sono molto seguite dalle istituzioni europee e consentono un miglior funzionamento dell’economia circolare – afferma l’amministratore unico della Frz, Raffaele Rizzo – Il nostro centro comunale di raccolta viene gestito nel miglior modo e lì arrivano spesso dei mobili e delle apparecchiature elettroniche che sono ricondizionabili, convertibili e ri-utilizzabili. Abbiamo pensato grazie al dottor Claudio Tedeschi, responsabile del progetto, di creare dei posti di lavoro su Formia con la nascita di cooperative e delle attività attorno ad un centro per il riuso. I tempi non sono brevi, ma dobbiamo partire subito per aiutare e fornire le famiglie meno abbienti che hanno delle problematiche di elettrodomestici e che possono invece risultare utili. Questa è la volontà dell’azienda, stanno entrando anche altri Comuni e spero che tutto vada a buon fine e insieme vorremmo acquisire delle aree e dei capannoni industriali nei quali poter avviare i centri per il riuso con le apparecchiature che si recupereranno dagli altri Comuni. Miriamo a questo e ringrazio il sindaco Gianluca Taddeo che ci supporta quotidianamente e ci è sempre molto vicino. Le aziende inserite nel progetto metteranno a disposizione già dei primi elettrodomestici convertiti che l’amministrazione successivamente donerà alle famiglie disagiate, garantendo un futuro migliore a chi ne ha bisogno, risparmiando di più e investendo nelle risorse”.