TERRACINA – “A Terracina piove ancora sul bagnato. La Regione assesta un altro schiaffo a Terracina e alle sue imprese e fa perdere alla città, umiliandola, un altro treno: fuori dalla Zona Logistica Speciale. Dopo il mancato riconoscimento al Lazio della misura ZES (Zona Economica Semplificata) che prevedeva importanti agevolazioni fiscali e contributi finanziari, assegnati, invece, ai territori e alle imprese confinanti al sud delle province di Latina e Frosinone, la città di Terracina viene esclusa, dalla Regione, anche dalla misura ZLS – (Zona Logistica Speciale), misura, quest’ultima, prevista a compensazione per le aree territoriali escluse dalla ZES”. Ad intervenire sull’argomento è Arcangelo Palmacci, presidente provinciale di Azione e Segretario locale di Terracina.
E spiega: “La misura ZLS è una misura tampone, ‘cuscinetto’ che prevede, alcune agevolazioni, incentivi e benefici burocratici per la valorizzazione e il rilancio del ruolo e delle funzioni di integrazione logistica e produttiva dei sistemi portuali e degli snodi logistici. Sebbene tali agevolazioni per i territori e le imprese siano inferiori a quelle previste dalla ZES, non sono affatto trascurabili. Nello specifico, si prevedono, per citarne alcune: il credito d’imposta, incentivi finanziati con risorse regionali per supportare gli investimenti nelle aree interessate dalla misura, procedure semplificate e agevolazioni amministrative finalizzate a ridurre i tempi e i costi delle pratiche burocratiche, oltre alla possibilità di istituire una zona franca doganale interclusa, che offrirebbe ulteriori vantaggi fiscali e doganali”.
I comuni della provincia di Latina che la Regione ha inserito quali beneficiari della misura sono: Gaeta, Aprilia, Castelforte, Cisterna di Latina, Fondi, Formia, Latina, Minturno, Pontinia, Santi Cosma e Damiano.
“Ciò che stupisce è che il Comune di Terracina solo oggi è stato in grado di superare l’iniziale inerzia, il colpevole silenzio sulla vicenda” – prosegue Palmacci – “Eppure, il mancato inserimento di Terracina trai i comuni destinatari del provvedimento di zona logistica speciale non era e non è giustificato, considerando la realtà del suo tessuto produttivo ( piccole e medie imprese nei settori dei servizi, della meccanica, dell’artigianato e del commercio) e, stante le potenzialità logistiche, oltre a settori chiave come l’agricoltura e la nautica. Terracina, rinomata anche sui mercati internazionali e ben inserita nella filiera delle esportazioni per la produzione innovativa dell’agricoltura e del florovivaismo, è esclusa dalla ZLS! Del resto, lo stesso tessuto produttivo delineato si avvale di un avanzato sistema logistico che garantisce alle aziende di alimentare i centri di smistamento e distribuzione oltre alla presenza di una area portuale su cui, peraltro, insistono siti dismessi che potrebbero essere trasformati eventualmente anche in poli logistici. Insomma, Terracina ha tutte le carte in regola per reclamare l’inserimento nell’area ZLS”.
“In assenza di tale misura” – prosegue il referente di Azione – “verrebbe a crearsi un divario competitivo con la portualità degli altri comuni del Lazio che risultano inclusi come Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta, così come verrebbe a crearsi disparità di trattamento e agevolazioni tra aziende situate a poca distanza l’una dall’altra. Bisogna ripristinare una equità territoriale! Bene ha fatto il Sindaco Giannetti, sia pure in ritardo e, a parer mio, senza la necessaria risoluta fermezza ad intervenire presso i responsabili istituzionali della Regione (come, peraltro, hanno fatto i sindaci di Sabaudia, Sermoneta, per citarne alcuni) per richiedere una rettifica/revisione della perimetrazione dei comuni esclusi dallo proposta ZLS” .
E conclude: “Si spera di essere ancora in tempo, ma il tempo è davvero poco. A questo punto è da attendersi un ruolo più incisivo dei consiglieri regionali pontini. Come intendendo rimediare, cosa intendono fare? Finora il Presidente Francesco Rocca e l’assessore Roberta Angelilli alle ‘scarpe fatte’ ai tanti comuni pontini e Terracina, in primis, hanno ‘fatto spallucce’. ‘Spallucce’ allo stesso presidente della Commissione Regionale Attività Produttive ( che pur dovrebbe avere un ruolo per competenza istituzionale nella materia), il pontino Enrico Tiero, a riprova del ‘peso'(?)di tale incarico. Ora sembra, che sia stato concordato tra Enrico Tiero e il Presidente Francesco Rocca un incontro (al rientro di quest’ultimo dagli USA), per riconsiderare le aree beneficiarie della ZLS ‘rivedendo e correggendo il provvedimento’. Parole di Enrico Tiero, che così implicitamente sembra contestare la narrazione dell’assessore Roberta Angelilli secondo cui l’individuazione dei comuni beneficiari sia avvenuto sulla base di cosiddetti ‘criteri oggettivi’. Tuttavia la notizia dell’incontro è una buona notizia. Speriamo che la risposta di Francesco Rocca non sia quella dell’adagio popolare ‘ormai i buoi sono scappati’ o parafrasando la famosa canzone napoletana chi ha avuto, ha avuto, ha avuto…”.