LATINA – Un giovane di 27 anni, residente a Latina Scalo, è attualmente ricoverato in condizioni critiche nel Reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria Goretti, dopo aver contratto una grave infezione da meningite batterica. La vicenda, che ha scosso la comunità locale, è iniziata quando il ragazzo ha accusato sintomi evidenti, portando i familiari ad accompagnarlo immediatamente al pronto soccorso. Al suo arrivo, nonostante fosse cosciente, la situazione era già critica e, subito dopo la diagnosi, il giovane è stato trasferito in terapia intensiva.
La meningite batterica è un’infezione che colpisce il sistema nervoso centrale e può avere conseguenze molto serie, se non trattata rapidamente. In casi come questo, la tempestività dell’intervento e della terapia intensiva è cruciale, anche se la criticità delle condizioni del paziente ha sorpreso le autorità sanitarie, dato che il giovane, apparentemente in buona salute e senza patologie pregresse, si è aggravato in modo rapido e inusuale per la sua età.
L’Asl di Latina ha immediatamente avviato un’indagine epidemiologica per identificare l’origine dell’infezione e rintracciare tutte le persone potenzialmente a rischio. Questo processo è fondamentale per interrompere una possibile diffusione del batterio e prevenire ulteriori contagi. La profilassi sta coinvolgendo il personale del Santa Maria Goretti e l’ufficio igiene del Dipartimento di Prevenzione, diretto da Amilcare Ruta, che sta coordinando le indagini per ricostruire i movimenti e i contatti del 27enne nei giorni precedenti all’insorgenza dei sintomi.
Gli investigatori sanitari stanno utilizzando notifiche rapide, telefonate e ricostruzioni accurate delle interazioni sociali per individuare tutte le persone che potrebbero aver avuto contatti con il giovane. Sospettano che l’infezione possa essere stata trasmessa da un portatore sano del batterio, una persona che non ha sviluppato sintomi gravi ma è comunque in grado di contagiare altri individui.
Dalle prime ricostruzioni effettuate, si è scoperto che il giovane aveva partecipato a una cena in un ristorante, durante la quale ha consumato pesce crudo. Inizialmente si era pensato a un’intossicazione alimentare, ma i sintomi peggioranti hanno portato i medici a una diagnosi diversa e più grave. L’Asl sta quindi verificando anche se il locale possa essere stato uno dei luoghi di possibile esposizione.
Tuttavia, data la passione del giovane per lo sport agonistico, l’ipotesi di un contagio in un ambiente sportivo, come uno spogliatoio, non è esclusa. In ambienti chiusi e frequentati da molte persone, infatti, il rischio di diffusione di batteri può essere elevato.