Gaeta / Porto commerciale, Intergroup spiega le previsioni del rinnovo delle concessioni

Attualità Gaeta

GAETA – Contenti e soddisfatti di piacere… solo ed esclusivamente nell’interesse della movimentazione sostenibile delle merci e di favorire l’occupazione sulle banchine del porto commerciale di Gaeta. Sono centellinate ma ugualmente significative le considerazioni effettuate dalla società “Intergroup” di Gaeta all’indomani dell’attesa firma con cui il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale Pino Musolino ha firmato una maxi concessione grazie alla quale la società della famiglia Di Sarno, rappresentata dal direttore generale Walter Cardaci, potrà gestire per altri 12 anni altre porzioni di superfici del potenziato hub gaetano.

“Intergroup” tiene molto a sottolineare come quello del presidente Musolino non sia stato un rilascio autorizzativo ex novo. Quello sottoscritto l’altro giorno presso la filiale gaetana dell’Adsp alla presenza del “diggì” Cardaci non sono state altro che il rinnovo ed l’unificazione di “due piccole concessioni già esentite nel 2009 e 2019 di aree retrostanti le banchine Salvo d’Acquisto e Banchina di Riva”. “Intergroup” ha rimarcato quanto aveva già dichiarato il numero uno di Molo Vespucci definendo “apprezzabile la chiusura dell’iter amministrativo che ha impiegato diversi anni. L’Adso per la prima volta ha scelto di seguire un iter più strutturato coinvolgendo nella conferenza dei Servizi tutti i vari Enti competenti”.

La caratteristica di questa concessione è davvero innovativa. Le due concessioni graveranno su tratti di banchina, le cui migliorie ed infrastrutture, costate alla famiglia Di Sarno circa cinque milioni e mezzo di investimenti completamente privati, saranno acquisite al patrimonio demaniale al termine della concessione..tra 12 anni. In particolare, seguendo le linee guida dettate dalla transizione Ambientale, l’area è stata dotata di un sofisticato impianto antincendio, di un area di cui il porto di Gaeta non era dotato relativamente al lavaggio dei grandi mezzi portuali, di un impianto di depurazione a circuito chiuso tecnologicamente avanzato e di un impianto di raccolta e trattamento delle acque di tutta l’area assentita. Una delle due concessioni prevede inoltre, la realizzazione di una moderna officina meccanica dotata di attrezzature e di tecnici specializzati e di una palazzina su due piano che ospiteranno sia gli impiegati del Terminal che una sala per la formazione del personale – servizi igienici e di ristoro.

E’ prevista inoltre, l’installazione di un impianto fotovoltaico che, posto sul tetto della struttura, dovrà fornire l’energia necessaria ai nuovi mezzi meccanici, rigorosamente elettrici, come previsto dalle linea guida della transizione energetica. “Intergroup” attende ora la chiusura di un bando, il piùà importante e corposo, che, “aperto” alle osservazioni secondo quanto prevede l’articolo 18 della legge 84/1994, quella istitutiva delle Autorità portuali italiane, è finalizzato all’assegnazione per i prossimi 30 anni, della parte nuova del “Salvo D’Acquisto”. Si tratta del Piazzale “Regina Sofia che, per una superficie complessiva pari a 43.118 metri quadrati, è stato realizzato grazie agli esclusivi ed apprezzati sforzi dell’ex presidente dell’Adsp, l’avvocato Francesco Maria Di Majo. La richiesta di concessione di “Intergroup” è sostanzialmente in concorrenza con quella presentata dal gruppo terminalistico genovese-olandese Steinweg-Gmt (Genoa Metal Terminal) considerata “coerente con le previsioni di cui al vigente Piano regolatore portuale” di Gaeta.

“Intergroup” ha voluto sottolineare la bontà degli investimenti privati realizzati alle spalle del porto commerciale di Gaeta che, al servizio del quadrante commerciale ed industriale dell’intero Lazio meridionale, vuole tornare ad essere definitivamente protagonista “su tutti i mercati internazionali”.