GAETA – Tornano a monopolizzare la discussione del consiglio comunale di Gaeta i cinque progetti di finanza che, approvati con le delibere consiliari numero 41,42,43, 44 e 45 lo scorso 24 agosto, sono stati presentati da altrettanti imprenditori del settore balneare di Serapo interessati a beneficiare del rinnovo ventennale delle loro concessioni demaniali (scadute il 31 dicembre 2023) in campo della realizzazione, a loro spese, di interventi di riqualificazione del principale litorale cittadino. La questione campeggia al terzo punto dell’ordine del giorno del consiglio convocato per lunedì 4 novembre, alle 14.30, dal presidente d’assemblea Davide Speringo al termine di una vivace conferenza dei capigruppo tenutasi giovedì pomeriggio. Dei cinque progetti di finanza si torna a parlare semplicemente perché i consiglieri comunali di opposizione Franco De Angelis, Emiliano Scinicariello e Sabina Mitrano , presentando una mozione ad hoc, hanno chiesto la revoca delle cinque delibere approvate due mesi fa con una velocità misteriosa per quale il presidente Speringo è stato accusato di “doppiopesismo istituzionale” essendo egli stesso coinvolto in un presunto conflitto d’interesse per via della sua attività, quale mini concessionario, nello stesso settore della balneazione.
La discussione di questa mozione si svolgerà dopo lo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze e sarà interessante verificare il coinvolgimento o meno della maggioranza Leccese dopo che cinque loro capigruppo (Massimo Magliozzi, Pina Rosato, Marco Di Vasta e Luigi Marzullo) sono risultati assenti nella conferenza dei capigruppo a rischio di mancanza del numero legale. Per i consiglieri Scinicariello, Mitrano e De Angelis la maggioranza di centro destra dovrebbe “pensarci bene” a proseguire l’iter promosso per l’approvazione dei progetti di finanza perché dietro l’angolo c’è l’incognita – a loro dire- del danno erariale: “Temiamo possibili azioni risarcitorie conseguenti alla peculiare lesione che attiene al pregiudizio che l’azione amministrativa del Comune ha causato con la approvazione delle deliberazioni consiliari in esame” e alla “possibilità che gli stessi privati presentatori dei progetti di finanza siano messi in grado di avanzare richieste di risarcimento del danno patito da un eventuale tardivo riesame delle Deliberazioni approvate”.
Le minoranze consiliari di centro sinistra stanno chiedendo di revocare quelle delibere essenzialmente per due ragioni. La prima è sostanziale nel senso che il rinnovo delle concessioni balneari, alla luce del dettato della direttiva comunitaria Bolkstein, andrebbe concretizzato con una vera e propria licitazione pubblica e non attraverso una concertazione di alcuni operatori privati. Almeno cinque ma in fase di aumento. La seconda motivazione è formale: il 24 agosto scorso non doveva essere il consiglio comunale di Gaeta deputato (qualcuno ha voluto preservare da eventuali azioni risarcitorie gli assessori in carica?) ad approvare i progetti di finanza.
“Siamo convinti che il trascorrere dei giorni senza assumere una decisione, né nel senso di revocare le delibere in oggetto (eventualità che auspichiamo fortemente) né in quello di dar seguito alle medesime deliberazioni, stia consolidando – avevano scritto Scinicariello, De Angelis e Mitrano – le aspettative di coloro che hanno presentato le istanze di project financing, e potrebbe rafforzare le ragioni di una pretesa risarcitoria nel caso in cui le stesse non dovessero condurre al rilascio delle concessioni demaniali”. Insomma il presidente del consiglio comunale Speringo è invitato a convocare il consiglio per tutelare l’ente e “prevenire azioni risarcitorie che possano generare un danno erariale ma anche per fornire un chiaro riferimento normativo ed amministrativo a tutti i soggetti interessati”. Speringo – avevano dichiarato le minoranze di centro sinistra in occasione di presentazione della mozione –al momento non sta rispettando quanto prevede l’articolo 33 del regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari che recita testualmente. “In occasione di accadimenti di particolare gravità, il Presidente del Consiglio, sentiti i Capi gruppo e l’Ufficio di presidenza, può dichiarare l’urgenza dello svolgimento di mozioni o ordini del giorno relative a tali accadimenti”, conferendole dunque la facoltà di dichiarare l’urgenza per questa specifica vicenda”.
“Tanto rumore, come sempre, per nulla – ha replicato Speringo – perché era stato programmato un consiglio comunale dopo il ponte di Ognissanti per la discussione delle interrogazioni e delle interpellanze e per la ratifica di tre delibere di Giunta approvate con i poteri della variazione di bilancio”. Ma i lavori della conferenza dei capigruppo non potevano avere un carattere morbido.
A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato il consigliere di minoranza Franco De Angelis nel ruolo di presidente della commissione Trasparenza del comune di Gaeta: “Ad essere malpensanti uno potrebbe chiedersi se il silenzio tenuto del Presidente del Consiglio dalla presentazione della nostra mozione sia stato dovuto ad un probabile conflitto d’interessi. Una cosa è certa, nel mese di agosto scorso (volendo essere precisi nella settimana di Ferragosto), sono state istruite, da parte degli Uffici Comunali competenti, cinque pratiche di Project Financing finalizzate al rilascio di concessioni demaniali ventennali per le quali il Presidente d’aula ha immediatamente convocato ( il 24 Agosto) un Consiglio Comunale, mettendole tra i punti in discussione all’ordine del giorno – ha osservato De Angelis – Da quel 24 agosto sino a giovedì pomeriggio il Presidente del Consiglio Davide Speringo non ha avuto tempo per rispondere a diverse note pervenutegli da parte dei Consiglieri di minoranza in merito alle suddette Delibere di Project Financiang. Qualcosa non quadra”.
E non è finita. La discussione è diventata al color bianco quando il presidente Speringo ha deciso di anticipare da martedì 5 a lunedì 4 il consiglio comunale inserendovi un argomento davvero inatteso: l’approvazione dello Statuto e dello schema di convenzione al Consorzio intercomunale dei servizi sociali del sud pontino Lt/5 (Coises): “L’ennesima scorrettezza di questa maggioranza- ha tuonato De Angelis – Ha deciso di portare all’attenzione della discussione dell’assemblea un testo Statutario (sono oltre 60 pagine) che, finalizzato alla nascita del Consorzio al posto dell’attuale distretto socio sanitario, nessuna forza politica e civica, complice il ponte del 1 novembre, avrà il tempo ed il mondo di leggere ed analizzare. Questa maggioranza quando vuole avere fretta per consolidare interessi privati o a sostegno della nascita di nuove poltrone è davvero imbattibile”.
“Non ci piace la logica di questo ‘prendere o lasciare’– ha commentato De Angelis – nel momento in cui lunedì mattina dovrà svolgersi la commissione consiliare al ramo e nel pomeriggio votare uno Statuto fondamentale per l’istituzione del consorzio intercomunale dei servizi sociali del sud pontino”.
Nella conferenza dei capigruppo sono voltare parole grosse quando l’ex candidato a sindaco Sabina Mitrano ha chiesto di conoscere dal sindaco Cristian Leccese la tempistica perché la querelle relativa alla richiesta pubblicizzazione del piazzale dell’ex stazione ferroviaria torni in consiglio comunale come promesso dal primo cittadino all’omonimo comitato civico. Il sindaco di Gaeta ha liquidato la richiesta con un perentorio “Gli uffici stanno lavorando”. Il consigliere De Angelis ha fatto ricorso all’ironia per scontrarsi con il capo dell’amministrazione comunale: “Cara Sabina, devi sapere che le decisioni di questa amministrazione non fanno solo giurisprudenza ma sono argomento di delicati processi davanti il Tribunale di Cassino…”.
E’ mancato solo un fiammifero.