FORMIA – Quando l’innovazione tecnologica incontra la tradizione si permette ad un prodotto, l’olio di oliva, di conservare le sue caratteristiche organolettiche e di creare nuove forme di sviluppo territoriale. C’è molto fermento in questi giorni in una nuova struttura in località Mergataro dove sta per essere inaugurato un frantoio di ultima generazione che scriverà una nuova pagina nell’ambito delle tecniche di molitura delle olive, proponendo un metodo al centro degli studi e delle ricerche di diverse università italiane e in fase di sperimentazione da parte di una società di Matera leader in campo nazionale. Si tratta della società “Pietra Erta srl” che sul territorio della cultivar itrana, inaugura un vero e proprio hub produttivo frutto di un lavoro certosino durato quattro anni.
La pandemia da Covid-19 e le immancabili pastoie burocratiche legate all’elettrificazione del sito produttivo hanno rallentato, ma non fermato, una scommessa imprenditoriale ed economica che, grazie al mix fatto di competenza, audacia e lungimiranza sta per vedere la luce sotto l’egida dell’amministratrice Valentina Di Matteo, accompagnata da una squadra talentuosa di esperti del settore. Ed ora è finalmente giunto il momento inaugurale con la prima molitura che ospiterà un prodotto olivicolo proveniente da una delle regioni d’Italia con la più massiccia e preziosa tradizione del settore, la Puglia.
“Questa coraggiosa iniziativa imprenditoriale persegue la logica circolare” – spiega la dott.ssa Di Matteo – “l’attività innovativa comincia già all’accoglienza del prodotto, quando arriva in struttura viene sistemato per passare alla pulitura del fogliame e delle altre impurità derivanti dalla raccolta; a seguire si procede al lavaggio e successivamente avviene il taglio ‘a coltello’ o ‘a martello’. Da questo momento in poi il prodotto non vede più la luce e non sarà più a contatto con l’ossigeno. La strumentazione di cui disponiamo consente, infatti, di introdurlo direttamente in una tubazione che a sua volta lo conduce fino alla ‘granolatura’ in occasione della quale verrà stabilita – grazie al know how del nostro addetto – di volta in volta la temperatura con cui realizzare la trasformazione della ‘pasta’ in olio”.
E non termina qui la raffinatezza di questo nuovo processo. Alla trasformazione dell’olio, infatti, segue l’installazione di ben “due decanter, uno orizzontale ed un altro, tradizionalmente, verticale; in questa fase vengono estratti i residui finali di acqua e sansa, restituendo un prodotto di altissima qualità”.
Proprio quest’ultima fase della lavorazione consta di un’altra complessità affrontata e ottimizzata dal frantoio “Pietra Erta srl”: lo smaltimento della sansa. “Essa verrà raccolta all’esterno per essere sistemata nelle ‘bins’ prima della pastura elettronica, dove il cuore del prodotto – vale a dire il nocciolo – sarà triturato per essere fonte di approvvigionamento della stessa produzione o venduto come il più conosciuto ‘pellet alimentare’ destinato alle stufe dei focolari domestici” – illustra ancora l’amministratrice.
Il frantoio della società “Pietra Erta srl” è, dunque, in grado di garantire ai suoi avventori un processo di alta qualità e definizione che rappresenta quasi un unicum in Italia, e che non trascura neanche l’accoglienza dei suoi clienti attraverso l’allestimento di spazi ad hoc, dotati di confort, tra i quali anche un maxischermo in grado di fornire ordine di attesa e tempi per la propria molitura; oltre all’immanenza degli uffici amministrativi che consentono di sbrigare anche agevolmente anche ogni aspetto burocratico.
E per il futuro? “Non vogliamo fermarci qui – ha concluso la dottoressa Di Matteo – Abbiamo in conto di realizzare altri investimenti che prevedano il completamento degli esterni e dell’ agglomerato strutturale dove dal prossimo anno sarà inaugurata anche una linea di confezionamento, imbottigliamento e commercializzazione dell’olio di oliva”.
Quello Dop e, naturalmente, di Formia. Che non è poca cosa…
PHOTOGALLERY
INTERVISTA video Valentina Di Matteo, amministratrice “Pietra Erta srl”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.