LATINA – Va potenziata in provincia di Latina la lotta al caporalato attraverso tutti gli enti coinvolti attraverso la programmazione, all’interno dei tavoli operativi già insediati, di controlli sistematici e congiunti. E’ il monito che il Prefetto Vittoria Ciaramella ha rivolto nel corso di incontro cui hanno partecipato martedì mattina i vertici provinciali delle forze di polizia, il commissario straordinario dell’Asl Sabrina Cenciarelli e i rappresentanti dell’Inps, dell’Inail delle associazioni datoriali e dei sindacati di categoria.
La riunione ha tracciato un bilancio dell’attività, preventiva e repressiva, svolta dopo la tragedia dello scorso giugno del bracciante indiano Satnam Singh ma – a dire del Prefetto Ciaramella – va affinata un’azione una strategia di intervento che ha definito “comune e condivisa”. I potenziati controlli auspicati dal massimo rappresentante del governo nel territorio pontino dovranno riguardare nei confronti di quelle aziende per le quali sono emersi quelli che sono stati definiti “indici di anomalia e irregolarità” o per le quale sia stato accertato il mancato rispetto delle condizioni necessarie per l’accesso ai fondi comunitari. I sindacati e le associazioni datoriali hanno sottolineato l’importanza dell’attività di coordinamento sinora svolta e hanno condiviso il monito del Prefetto di Latina relativamente anche all’intensificazione del dialogo costante tra tutti gli enti coinvolti.
In effetti l’azione sinergica attivata dall’ex Prefetto di Latina Maurizio Falco, dopo la tragedia di Satnam, ha già prodotto i suoi primi risultati culminati con l’emissione di sanzioni amministrative per irregolarità dal punto di vita contrattuale o quello della sicurezza sui luoghi e, in alcuni casi con la sospensione dell’attività lavorativa. Significativo è stato anche il lavoro svolto per l’aumento del numero delle aziende iscritte alla “Rete agricola di qualità che ha l’obiettivo di selezionare e, conseguentemente, premiare le imprese agricole che si distinguono per il rispetto delle norme in materia di lavoro e della legislazione sociale nonché di garantire un indispensabile rapporto, curato dalle forze dell’ordine, tra il momento preventivo e quello repressivo.
Che non è di poco conto…