VENTOTENE – La Prefettura di Latina cominci a valutare “seriamente” la proposta di sciogliere in consiglio di Ventotene per le “reiterate violazioni di legge perpetrate amministrazione che si stanno traducendo in un grave vulnus a danno degli istituti della democrazia disposti dalla Costituzione della Repubblica italiana”. E’ il passaggio saliente che il gruppo consiliare “Uniti per il bene di Ventotene – Buona onda” hanno inviato al neo Prefetto di Latina Vittoria Ciaramella alla vigilia dell’importante seduta consiliare convocata per mercoledì (in prima convocazione) e per il 12 novembre (in seconda) per l’approvazione del Dup, il Documento unico di programmazione. Il risentimento politico ed istituzionale dei consiglieri Gerardo Santomauro, Pasquale Bernardo e Domenico Malingieri nasce dal consiglio che, convocato il 18 settembre, si sarebbe dovuto tenere il 8 ottobre. E invece la maggioranza decise di rimanere lontana dall’aula consiliare su un punto “caldo” richiesto dalle stesse opposizioni: l’eliminazione dal regolamento comunale della Tari (il tributo sulla raccolta dei rifiuti) delle “previsioni illegittime non in linea con la normativa applicabile”…come peraltro dallo stesso segretario comunale appositamente interpellato dai tre consiglieri di minoranza.
La seduta – come detto – non si tenne per l’”ostruzionistica chiusura” della maggioranza e i consiglieri Santomauro, Malingieri e Bernardo speravano che la levata di scudi sul regolamento della Tari sortisse qualche effetto con l’inserimento del punto riguardante la Tari nell’agenda consiliare del 6 novembre o, semmai, nella seduta in seconda convocazione del 12 novembre. E invece non c’è traccia di questo spinosissimo argomento e il gruppo di “Buona onda” hanno chiesto l’intervento della Prefettura “perché di questo passo non si può andare avanti”. Viene denunciata la violazione dell’articolo 26 del regolamento consiliare perché è categorica: la mozione di cui si chiede l’approvazione (richiesta da un quinto dei consiglieri) deve essere inserita nell’ordine del giorno della prima seduta da convocare entro venti dalla sua presentazione. Qualora non fosse possibile, essa è inserita all’inizio dell’ordine della seduta successiva che è, appunto, quella del 6 novembre. Questa integrazione non è stata fatta nella definizione dell’ordine del giorno del consiglio comunale del 6 novembre con e dalla decisione dei consiglieri Santomauro, Bernardo e Malingieri di chiedere l’intervento del Prefetto Ciaramella finalizzato a sollecitare lo scioglimento anticipata della consiliatura a causa delle “reiterate violazioni di legge”.
Può bastare? Intanto i soli consiglieri Santomauro e Bernardo lunedì hanno formalizzato un altro accesso agli atti in cui campeggia sullo sfondo la determina dirigenziale numero 218 del 29 luglio scorso con cui si affidò in gestione del porto turistico comunale. Il concessionario avrebbe dovuto versare al comune di Ventotene un canone fidejussiorio per la gestione di una concessione che avrebbe dovuto garantire un gettito annuo di 80mila euro. Ma questa fidejussione è stata mai versata nelle casse del comun e di Ventotene? I consiglieri Santomauro e Bernardo il dubbio se lo pongono e, in caso contrario, hanno chiesto di sapere in una lettera inviata al sindaco Caputo, al segretario comunale, al servizio finanziario, al Prefetto di Latina e alla Corte dei Conti come intendono “procedere nell’immediata escussione al fine di evitare un grave anno all’erario comunale”. Si tratta di una richiesta di accesso agli atti che segue analoghe iniziative, la pima della quale presentata lo scorso 6 febbraio alla quale “non è stata ancora fornita alcuna risposta”.
Consigliere Bernardo, il vostro non è un giudizio lusinghiero sul conto dell’amministrazione Caputo. Perché?
“È un bilancio sicuramente negativo. Abbiamo constatato, nostro malgrado, l’incapacità di questa classe politica ad amministrare un’isola stupenda ricca di storia, di cultura e di natura. Manca la pianificazione e la programmazione dell’attività amministrativa. Da due anni e più di non amministrazione non e stato realizzato nessun lavoro pubblico rilevante. Si procede con effimeri interventi di manutenzione, che si tenta di enfatizzare come opere faraoniche. Sembrano previsti milioni di euro per programmi finanziati dal Pnrr non si sa cosa, tralasciando ogni necessario intervento per mettere in sicurezza le falesie costiere dell’isola con crolli ormai giornalieri. Questo è un dramma. Il vero fallimento di questa amministrazione. Alcuni finanziamenti del Pnrr riguardano opere assolutamente irrilevanti e addirittura peggiorative rispetto alla situazione attuale. Emblematico è il caso del finanziamento per l’installazione di semafori che non si sa bene quale traffico dovrebbero disciplinare a Ventotene mentre basterebbe esigere il rispetto dell’ordinanza di divieto di circolazione nella stagione estiva”.
La minoranza lamenta il mancato arrivo di alcun finanziamento per la rigenerazione urbana, la portualità, l’edilizia scolastica, le infrastrutture sportive. Voi lo definite un vero disastro. Non pensate di esagerare?
“Quanto alle infrastrutture turistiche hanno avuto il coraggio di distruggere il campo sportivo già realizzato al 95% che necessitava solo dell’implementazione del manto erboso. Ma per la realizzazione del campo ci si è avvalsi del finanziamento del credito sportivo che probabilmente chiederà la restituzione delle risorse erogate non essendo prevista la variazione della destinazione delle stesse”.
Il vostro è un giudizio impietoso sulla gestione e messa in sicurezza delle principali isole di Ventotene…
“Innanzitutto è necessario completare tutte le opere incompiute iniziando dal recupero della spiaggia di Calanave, dalla messa in sicurezza di Parata Grande e delle altre che hanno visto in questi due anni un evidente “menefreghismo” da parte dell’amministrazione comunale. Prima di tutto bisogna completare il recupero di Calanave. E’ un’opera fondamentale che garantirà il recupero della spiaggia riportando al vecchio splendore del “Marillo”. Al riguardo abbiamo chiesto come mai a fronte di uno studio e di un progetto commissionato dall’amministrazione del notaio Santomauro e consegnato al comune, questo sia stato messo nel cassetto conferendo un nuovo incarico senza nemmeno contestare la validità del precedente. E se non è danno erariale questo allora non so cosa sia il danno erariale”.
La querelle pontili ritorna periodicamente, poi…
“E’ stato stravolto il progetto per la realizzazione del pontile per i residenti che da pontile condominiale è stato trasformato in pontile commerciale anche qui cambiando la destinazione del finanziamento ottenuto dalla Regione. Ed ancora la farsa stupefacente del regolamento Tari approvato nel 2023 con decorrenza dal 01 gennaio 2021! E con il regalo ai potenti gestori dei pontili che non dovrebbero pagare sui metri quadri occupati come da concessione demaniale marittima ma sul numero delle barche ormeggiate e da loro stessi comunicati al comune annualmente ed a consuntivo! Ma non si capisce poi la tariffa, moltiplicatore, con quale moltiplicando dovrà essere calcolata, a parte ogni considerazione sulle violazioni di legge in siffatta maniera consumate dall’intera componente della maggioranza consiliare che ha approvato un regolamento su cui faremo nelle sedi opportune considerazioni anche di tipo penale”.
Per non parlare delle cause civili e di quelle quella davanti il Tar…
“La farsa continua perché non si quantificano i rischi di soccombenza come dispongono i principi contabili mentre a guadagnarci sono sempre i soliti noti incaricati della difesa. Sul punto, si va al Consiglio di Stato per una diatriba che riguarderebbe solo soggetti privati e nonostante il Tar abbia sentenziato la soccombenza del comune per gravi irregolarità nella gestione dell’istanza di un isolano: non era più semplice rimediare alle irregolarità commesse come indicate dal Tar?”
Con un bel risparmio per le casse comunali, voi supponiate
“Questa amministrazione ci ha abituato “all’arte del galleggiare“: se sei con me puoi avere tutto se sei contro di me o se sei solo super parte non puoi avere niente. Il sindaco come al solito, sotto il peso del suo ingombrante sindaco ombra o meglio forse dei due sindaci ombra, non so se vorrebbe fare qualcosa di buono ma è costretto ad alzare bandiera bianca con l’avallo degli uffici e del suo inesistente vice-sindaco. A tal fine mi piacerebbe sapere chi ha dato l’ordine di non partecipare al Consiglio Comunale convocato per obbligo di legge su istanza della minoranza che chiede a gran voce di rimediare agli strafalcioni commessi nel regolamento TARI: chi, il sindaco in carica o quello ombra deliziato dall’articolo 4 del regolamento?”
Voi vi definite “molto preoccupati”. Perché dottor Bernardo?
“Una cosa è certa di questo passo Ventotene è definitivamente destinata a scomparire anche per il vilipendio perpetrato in danno degli istituti della democrazia che con sangue e sudore ci hanno dato i padri costituenti”.
Si sta facendo il massimo per garantire visibilità alla nostra isola come culla dell’Europa politica?
“In questi anni l’opposizione in Consiglio ha deciso di esercitare il proprio ruolo con rigore facendo fronte, attraverso il diritto-dovere di svolgere attività di verifica e controllo dell’amministrazione come debito di funzione del mandato elettorale ricevuto e come dispone il Tuel”
Voi delle minoranze affermate di lavorare per il futuro, esclusivamente per il bene di Ventotene.
“Siamo determinati a contrastare l’insufficienza dell’amministrazione ed il loro modo di fare che non chiamiamo fare politica perché per noi la Politica, quella vera si fa per il bene comune. Il loro modo di fare politica fa male agli isolani ed all’isola e chi si assoggetta a ricevere favori purtroppo non considera che quel favore è carità che uccide, che non ha futuro e nemmeno da libertà”.
Ma le amministrazioni non sono in programma domani mattina?
“Vogliamo essere parte attiva in un progetto di cambiamento, di politica vera, di politica libera da condizionamenti, di determinazione, di coraggio, di intraprendenza. Il nostro obiettivo è continuare a lavorare per unire e per allontanare le divisioni. Ognuno di noi e chi altro vorrà, al di là dei ruoli, potrà essere protagonista di questo nuovo progetto nella speranza di poter formare una squadra di governo all’altezza della storia e della cultura di Ventotene”.
Voi avete coniato uno sloga, ‘Noi ci saremo”…
“Riteniamo nostro dovere esserci anche al di la di ogni posizionamento istituzionale ma con l’obiettivo di collaborare alla realizzazione di buone pratiche ed alla costruzione del bene comune”.