FONDI – Gli agenti del commissariato di Fondi stanno compiendo mirati accertamenti nella sfera personale ed imprenditoriale di Kulwinder Singh, l’imprenditore agricolo di nazionalità indiana a cui sono andate a fuoco l’altra notte nella zona sottostante la sua abitazione in via Giovanni Caboto due auto di sua proprietà, un’Opel Astra e una Renault Kadjar. Che il rogo abbia avuto una causa dolosa lo confermano gli inquirenti che, coordinati dal vice questore Raffaele Iasi, sono stati tra i primi ad arrivare sul luogo dell’incendio insieme ai Vigili del Fuoco del distaccamento di Terracina.
La Polizia non ha avuto al momento elementi significativi per lo sviluppo alle indagini da parte di Singh, molto conosciuto a Fondi non solo per la sua attività agricola ma anche per essere l’attuale responsabile del “Gurdawara Singh Sabha”, il tempio frequentato dai Sikh di Fondi e dei comuni del comprensorio. Le indagini stanno privilegiando l’ipotesi che l’uomo possa essere stato vittima di un avvertimento dopo uno screzio maturato nella sua sfera personale e finanche per quella legata alla gestione del tempio Singh. Determinante potrebbe rivelarsi il contenuto del sistema di videosorveglianza della zona per risalire agli autori del rogo doloso.
A Kulwinder Singh è arrivata la solidarietà di Gurmukh Singh, il presidente della comunità indiana del Lazio che ha chiesto che le indagini degli inquirenti possano conoscere una svolta positiva.