AUSONIA – Morire sul luogo di lavoro, quando ormai il pensiero era rivolto alla pensione, agli ultimi mesi che dovevano passare prima del meritato riposo. Giuseppe Valente non andrà in pensione perché è morto nel mercoledì pomeriggio a seguito di un incidente avvenuto intorno alle 16 nell’azienda di Ausonia per la quale lavorava, la “Gpr Marmi”. Aveva 63 anni e viveva ad Ausonia, era sposato ed aveva due figli. Secondo la prima ricostruzione, eseguita dai carabinieri della stazione di Ausonia e dagli ispettori del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro di Frosinone, l’uomo stava spostando delle lastre di marmo con il carro ponte ma è rimasto schiacciato da una di esse che si è staccata: l’incidente è avvenuto nella sede l’azienda che si trova in via Taverna 50 ad Ausonia. I soccorsi del 118 sono stati tempestivi ma inutili, è morto sul colpo.
È stato necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco per estrarre il corpo dell’uomo. Una settimana fa l’operaio era stato alla sede di Cassino della Cisl per chiedere il conteggio dei contributi versati ed avviare l’iter per andare in pensione già nella prossima finestra e dedicarsi al nipotino nato da poco. Un’altra triste coincidenza: la “Gpr Marmi” era stata teatro di un altro fatto di sangue in una delle sue sedi; esattamente dieci anni fa, nel novembre 2014, nella sua cava sui monti di Coreno Ausonio erano stati assassinati i proprietari, gli apprezzati imprenditori di Castelforte Pino ed Amilcare Mattei. Erano andati a controllare perché fosse scattato l’allarme antintrusione, vennero uccisi in un conflitto a fuoco con un giovane di Coreno che si era introdotto nell’area degli impianti probabilmente con l’intento di rubare pochi litri di gasolio.