LATINA -Il fratello di Satnam Singh non può rivendicare alcunché in ordine alle donazioni di cui è stata destinataria Soni, la moglie dello sfortunato 38enne bracciante indiano deceduto lo scorso giugno in un’azienda agricola in località Borgo Santa Maria in seguito all’amputazione di un braccio e soprattutto ai mancati soccorsi. A dichiaralo è il legale di parte civile, l’avvocato Giovanni Lauretti, che sta seguendo la donna nel delicato processo in corso di svolgimento davanti il Tribunale di Latina contro il datore di lavoro di Satnam accusato di non aver prestato i dovuti soccorsi dopo il grave incidente subito. La signora Soni, da mesi ospite presso una centro di protezione nel nord d’Italia, per alcuni giorni è rimasta in silenzio dopo le polemiche dichiarazioni del cognato giunto dall’India per rivendicare la sua parte sulle donazioni ricevute da Soni all’indomani del clamore mediatico suscitato dalla tragedia del compagno.
La donna ha chiarito, attraverso l’avvocato di parte civile Lauretti, di non aver mai rivendicato alcunché di pertinenza della famiglia di Satnam ma di agire esclusivamente a tutela dei diritti riconosciuti dall’ordinamento giuridico italiano per essere stata negli ultimi tre anni convivente del povero Satnam.
“Soni e Satnam hanno convissuto per tre anni in Italia e condiviso qualsiasi aspetto della loro vita affettiva, familiare e lavorativa – ha dichiarato nell’intervista video allegata l’avvocato Lauretti – Hanno sempre inviato aiuti alle loro famiglie di origine e stavano costruendo insieme il loro futuro. Questo tragico avvenimento ha improvvisamente spezzato ogni aspettativa ed ogni sogno e Soni si è ritrovata improvvisamente sola, in un paese straniero senza più il suo unico riferimento, senza lavoro e senza conoscere la lingua italiana. Molte persone, da tutta Italia, hanno compreso il suo dramma e le hanno inviato direttamente degli aiuti materiali ed economici che nulla hanno a che vedere con quanto di spettanza degli eredi di Satnam. Anche le raccolte di fondi di amministrazioni comunali e rappresentanze sindacali – ha aggiunto concludendo l’avvocato Lauretti – hanno visto pervenire donazioni dirette a Soni Soni da parte di chi ha inteso aiutare esclusivamente la convivente di Satnam”.
La signora Soni ha ribadito di voler agire esclusivamente a tutela dei suoi diritti e si riserva di agire nei confronti di chi pubblicamente intende infangare il Suo nome “con illazioni e considerazioni prive di qualsiasi fondamento”.
INTERVENTO video Giovanni Lauretti, legale parte civile Soni Soni (https://we.tl/t-3R0vIxQ0bA)