Sud Pontino / Fronda Fratelli d’Italia: i gruppi del sud della provincia contro la segretaria provinciale

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SUD PONTINO – Dimenticati e rassegnati. Non è un buon momento, al di là delle schermaglie comunicative degli ultimi giorni, quello che sta vivendo Fratelli d’Italia a livello provinciale. Se non bastavano  i continua botta e risposta tra l’assessore regionale all’ambiente e al turismo Elena Palazzo ed il consigliere regionale Enrico Tiero sul progetto per la produzione dell’idrogeno nell’area attigua all’ex discarica dei rifiuti in località Borgo Montello a Latina, si è aggiunta la clamorosa presa di posizione, dal carattere decisamente Aventiniano, di un gruppo di amministratori e dirigenti  del sud pontino  che hanno lanciato un guanto di sfida al coordinatore provinciale di Fdi, il Senatore Nicola Calandrini: “Il partito si è dimenticato di noi”.
Questa invettiva è partita da Formia, dal coordinamento e dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e ha raccolto, a macchia d’olio, le adesioni di un sindaco appena eletto, l’avvocato Marco Vento di Spigno Saturnia,  e di dirigenti di Santi Cosma e Damiano e Minturno. E’ stata formalizzata all’indomani del coordinanento provinciale del partito che, salutando  con favore (forse troppo) l’iscrizione al partito di 6100 militanti, ha registrato l’assenza dei  delegati  di questo gruppo  ritenuto vicinino al consigliere regionale e primo degli eletti al voto del febbraio 2013 Enrico Tiero.
“Guardi che di questa iniziativa politica il primo ad non essere contento sarà proprio Enrico che non vediamo e non sentiamo da tempo”. A pronunciare queste dichiarazioni politicamente shock è stato il presidente del consiglio comunale di Formia, il penalista Pasquale Cardillo Cupo. E’ il secondo dei firmatari di un documento  dopo il summenzionato sindaco di Spigno Vento e prima del vice sindaco e coordinatore comunale di Fdi di Formia, Giovanni Valerio, dei consiglieri comunali Renata Ranucci, Caterina Merenna e Ilaria Benocci e dei dirigenti del partito Stefano Di Russo (Formia), Vincenzo Petruccelli (Santi Cosma e Damiano ) e Antonio Graziano (Minturno).
Nel mirino di questo gruppo di amministratori e di dirigenti del sud pontino di Fratelli  d’Italia sembra esserci il coordinatore provinciale  del partito Calandrini ma non si esclude che il bersaglio possa essere lo stesso consigliere regionale Enrico Tiero  per rivendicazioni (incarichi, tanto per essere chiari) promesse non mantenute nel momento in cui in rappresentanza  del sud pontino sono stati gratificati Antonio Lanna per l’incarico di redattore del piano regionale del turismo (“è una consulenza gratuita” ha tenuto subito a precisare l’assessora al ramo, l’itrana Elena Palazzo) mentre il commercialista formiano Marco Di Nucci è stato nominato direttore amministrativo della potente ed influente Arpa Lazio.
Sul piano politico questa componente di Fdi – al comune di Formia è numericamente rappresentativa quanto Forza Italia che esprime il sindaco Gianluca Taddeo – ritiene “utile e non più procrastinabile un confronto con i vertici del Partito per fare il punto della situazione amministrativa provinciale e locale- viene subito osservato – Bisogna risolvere criticità oramai irrisolte da troppo tempo e dare un nuovo slancio alla situazione attuale, soprattutto al Sud della Provincia, troppo spesso lasciato nel dimenticatoio, poco rappresentato e non valorizzato nonostante le continue sollecitazioni inutilmente avanzate nel Direttivo Provinciale”.
Lo stesso l’avvocato Cardillo Cupo conferma una verità che il consigliere regionale Tiero a fatica cerca di celare: “Al coordinamento provinciale del  partito da mesi non partecipiamo più proprio alla luce della mancanza di ascolto – si legge nel  durissimo documento politico – Riteniamo, infatti, che l’azione del Partito di Governo debba essere più incisiva e vicina a tutti i territori e non solo ai Capoluoghi di Provincia”. Questo dissenso questi amministratori e dirigenti di Fdi lo stanno esplicitando con una fiacca campagna tesseramento che a Formia ha raggiunto le 30 adesioni.
Viviamo e rappresentiamo territori periferici in cui serpeggia un malcontento raffigurato plasticamente dalla oggettiva e rilevante riduzione dei tesserati rispetto allo scorso anno, altro che ‘boom’, delusi da un continuo rimandare a livello Provinciale la soluzione di problemi irrisolti e ambiguità oramai non più  procrastinabili, spesso sfociate in polemiche che disorientano gli elettori e destabilizzano i territori”- questa componente di Fdi è chiara quando afferma come il Consorzio Industriale regionale, Acqualatina e Astral sono alcuni degli Enti con cui si chiede maggiore collaborazione e possibilità di confronto . Se viceversa quella sistematicamente operata è una scelta, ovvero di abbandonare al suo destino l’intero comparto Sud della Provincia, sarà sufficiente esternarlo con chiarezza e trasparenza, così che almeno gli elettori, insieme alla classe Dirigente ed a quella imprenditoriale, possano serenamente  – termina il documento sottoscritto dal gruppo consiliare  e da gran parte del coordinamento di Fdi di Formia, dal sindaco di Spigno Vento e dagli altri dirigenti di Santi Cosma e Damiano e Minturno – prenderne atto”.
Che qualche promessa non sia stata mantenuta lo si evince dalla mancata adesione a questa rivolta interna di due esponenti di primissimo piano della componente del Golfo vicina al consigliere regionale Tiero: si tratta del capogruppo consiliare e del coordinatore comunale di Fdi di Gaeta Marco Di Vasta (nel frattempo promosso a responsabile della segreteria di Tiero nel consiglio regionale) e dell’ex candidato alle regionale e coordinatore comunale del partito al comune di Minturno, Vincenzo Fedele, nel frattempo gratificato con una nomina di secondo livello in seno alla Riserva marina di Ventotene e di Santo Stefano.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco dopo aver appreso dell’esistenza di questo documento politico è stata l’itrana Elena Palazzo: “Io sono un assessora regionale da oltre un anno e mezzo e non ho mai ricevuto dai firmatari di questo documento una telefonata per risolvere problemi del territorio. Le pare normale?”.
All’indomani del coordinamento provinciale del partito il Senatore Nicola Calandrini riga dritto usando toni (frettolosamente) trionfalistici: “L’appuntamento ha rappresentato un momento di riflessione sul successo che il Governo Meloni sta ottenendo a livello nazionale, a due anni dalle elezioni, con una fiducia crescente da parte dei cittadini, come confermato dai risultati positivi delle recenti competizioni regionali e locali. Nel 2024, il governo ha registrato importanti traguardi in ambiti fondamentali, dal sostegno all’economia nazionale al rafforzamento della sicurezza interna e delle politiche sociali, segnando così un ulteriore passo avanti verso una gestione politica efficiente e solida”- ha commentato il Senatore Calandrini a margine dell’incontro. In questo contesto di crescita e consolidamento, “emerge con chiarezza la forza propulsiva trasmessa dal presidente Giorgia Meloni, la cui leadership rappresenta un forte impulso per Fratelli d’Italia”.
“Il radicamento sui territori diventa quindi ancora più rilevante. Negli ultimi anni Fratelli d’Italia Provincia di Latina ha raggiunto, sotto questo punto di vista, ragguardevoli risultati – ha aggiunto il Senatore di Latina – sono state aperte sedi in molti Comuni della provincia. Sedi, non point elettorali, che sono aperte 365 giorni all’anno e ospitano incontri e riunioni. Ne è un esempio la Federazione Provinciale, in cui è stata installata anche una sala multimediale che permette riunioni operative da remoto in qualsiasi momento. Siamo un partito fortemente radicato nel territorio e questo lo dimostra anche l’ottimo tesseramento 2024 che fino a ora ha visto iscriversi al partito 6100 cittadini della provincia, 2400 solo nel capoluogo” – ha piegato ancora il coordinatore provinciale.
Dopo il congresso provinciale dello scorso anno, in queste settimane si è avviata la nuova stagione dei congressi comunali, che interesserà tutti i 33 Comuni della provincia: “È un percorso che rafforza l’identità e la partecipazione all’interno di Fratelli d’Italia, permettendo alla classe dirigente di emergere come espressione diretta dei territori, non calata dall’alto, ma frutto di un confronto reale e partecipato – ha sottolineato il Senatore Calandrini – Alla base di tutto questo non può quindi che esserci confronto, che è cosa ben diversa dallo scontro e non rappresenta una spaccatura. Fratelli d’Italia è ormai una comunità numerosa, coesa e con obbiettivi chiari. All’interno di questa comunità il dialogo rappresenta la benzina che fa muovere questa possente macchina. E un dialogo non può esistere se non ci sono basi di partenza diverse sulle quali confrontarsi”.
La controreplica dell’avvocato Cardillo Cupo è tipica di chi sembra avere le valigie in mano: “Si gioisce per 6100 tessere? Noto un calo del 30% rispetto allo scorso anno. Con i congressi comunali alle porte ne avrei fatte oltre 10mila. Ma è così”.