E’ stato opportuno che il Prefetto di Latina Vittoria Ciaramella partecipasse sabato sera a Gaeta all’inaugurazione dell’annuale edizione delle “Favole di Luce 2024-2025” , una manifestazione che di istituzionale aveva davvero bene poco, ma si è rivelata soltanto una prova di forza, anche dal punto di vista mediatico (con tanto di diretta lautamente ben pagata da un network radiofonico nazionale), da parte dell’amministrazione comunale? E’ l’interrogativo che campeggia sui social da quando, sabato sera, l’amministrazione gaetana ha cominciato a veicolare un autentico book fotografico sull’accensione delle luminarie Natalizie cui hanno partecipato, oltre al Prefetto Ciaramella, tre “big” di Forza Italia, dal riconfermato parlamentare europeo Salvatore De Meo al sindaco di Gaeta Cristian Leccese passando naturalmente per l’ex primo cittadino, l’attuale consigliere regionale azzurro Cosimino Mitrano.
Il consigliere comunale di minoranza e presidente della commissione “Controllo e garanzia”, Franco De Angelis, ha utilizzato questo secondo ruolo per censurare, facendo ricorso all’ironia, la partecipazione del massimo rappresentante dello Stato in provincia ad un evento che non aveva un carattere istituzionale, “Avere a Gaeta Sua Eccellenza il Prefetto di Latina all’inaugurazione delle “Favole di Luce 2024/2025” – ha dichiarato De Angelis – per noi Gaetani è motivo di orgoglio ma soprattutto ci rassicura circa la trasparenza / correttezza di tutti i provvedimenti adottati dal nostro Comune”.
De Angelis non lo dice ma la sua è una polemica indiretta con la Prefettura di Latina circa la sua mancata risposta ad una serie di richieste di intervento su alcune degli argomenti della recente agenda amministrativa del comune di Gaeta. Sull’evento di sabato sera, che non è passato inosservato sui social anche per quanto riguarda gli aumentati costi di finanziamento, sono intervenuti poi due ex sindaci della città.
Se quello centrista Giuseppe Matarazzo ha definito l’accensione delle Luminarie con quelle partecipazioni uno “spettacolo che spiega il decadimento delle istituzioni”, l’ex primo cittadino Antonio Raimondi: “E’ possibile che la principale carica dello Stato partecipi all’inaugurazione di una sagra di paese che ha avuto il merito o il demerito, in base ai gusti, di manifestare l’arroganza e l’ostentazione del potere alla presenza di tre autorevoli dirigenti di un partito politico? Se una cosa del genere l’avessi realizzata io alla presenza del Prefetto di Latina ci sarebbe scappata di sicuro un’interrogazione parlamentare”.
I “se” e i “ma” non fanno la storia. Purtroppo.
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