LATINA – Precettata alla vigilia della pensione dal commissario straordinario dell’Asl Sabrina Cenciarelli a guidare dopo il distretto Latina 2 anche quello complicatissimo Latina 5 (Formia e Gaeta), la dottoressa Giuseppina Carreca ha ricevuto i “doverosi e meritati” auguri di buon lavoro da parte del sindacato dei pensionati della zona del Golfo della Cgil.
Franco Meschino motiva i suoi auguri alla dottoressa Carreca “per la difficile condizione organizzativa assistenziale venutasi a creare in questi ultimi due anni di gestione distrettuale”. Il segretario comprensoriale dei pensionati della Cgil si dichiara altresì convinto “dell’impegno, della dedizione e della competenza che lo stesso subentrato Direttore ‘ad interim’ della macrostruttura territoriale del Sud Pontino saprà operare così come dimostrato, finora, nell’ impegnativo e gravoso incarico di Direttore del Distretto 2 ( comprensorio territoriale del Comune di Latina e dei Comuni di Norma, Pontinia, Sabaudia, Sermoneta con una popolazione totale pari a circa 175 mila abitanti ) dove le si riconoscono, in particolar modo, onestà, equilibrio e fattività”. Lo Spi Cgil contestualmente “non può non evidenziare coma la Direzione dell’Azienda Sanitaria Locale Latina con questa nomina “stia rimandando ulteriormente, il funzionamento concreto del Distretto Latina 5 soprattutto nella particolare, critica e strategica fase attuale di attuazione dei progetti assistenziali territoriali programmati nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza” Prevedono per il sud pontino, alla luce delle disposizioni contenute nella delibera di Giunta regionale numero 667 dell’8 agosto scorso( in attuazione del decreto ministeriale 77/2022 dell’ex Ministro della Salute Roberto Speranza ), la realizzazione di un ospedale di Comunità, quattro Case di Comunità ed una entrale Operativa Territoriale.
Lo Spi Cgil conferma il suo orientamento a “rendersi disponibile, nell’immediato, a dar vita ad una più ampia e proficua collaborazione con la Direzione del Distretto 5”. Ma lo stesso sindacato non può non ricordare “il gravoso ed il difficile impegno che la dottoressa Carreca dovrà profondere nel recuperare sia il tempo perduto negli ultimi due anni, nell’organizzare e nel programmare giuste ed adeguate risposte assistenziali ai fabbisogni dei cittadini, sia le procedure relative ad un’ auspicabile definitiva realizzazione del Centro di Alta Diagnostica di Gaeta”. La nomina ad interim della dirigente del Distretto 2 dell’Asl di Latina scaturisce dal polemico annullamento dell’intera procedura espletata per conferire l’incarico di Direttore titolare dello stesso distretto 5 Sud Pontino dopo il pensionamento, avvenuto nel 2022, del dottor Antonio Graziano.
Questa unità complessa – e lo ribadisce lo stesso Spi Cgil – ha (e l’ha ribadito puntualmente la stessa deliberazione del Commissario Straordinario Cenciarelli numero 589 del 27 agosto scorso), funzioni di elevato valore strategico nell’ambito del contesto aziendale Asl: “ Questa struttura attende da anni una figura con comprovata esperienza che assicuri la continuità dell’attività assistenziale e dell’erogazione dei Lea Livelli Essenziali di Assistenza ) – ha osservato il segretario Franco Meschino – I vari ritardi degli ultimi due anni, a seguito di revoche ed annullamenti di atti e l’individuazione di Dirigenti “sostituti” o “ ad interim” o “ facenti funzioni “, stanno fortemente penalizzando e aggravando lo stato assistenziale dei cittadini, dei lavoratori, delle famiglie, dei soggetti fragili e dei pensionati. Sono queste figure che, in particolar modo, nel recente periodo hanno dimostrato sempre più preoccupazione e timore affinché il comprensorio territoriale del Sud Pontino non sia ulteriormente depauperato da scelte penalizzanti finalizzate a perseguire esclusivamente logiche di spartizione di potere politico, locale e regionale”.
Lo Spi Cgil “non può non ricordare che, comunque, la malagestione di un servizio pubblico non ricade soltanto su chi o coloro che ha o hanno gestito, nello specifico, l’attività istituzionale, ma soprattutto su chi o coloro che, per le responsabilità dei vari livelli gerarchici secondo i doveri ad essi imposti dalla legge con la diligenza correlata alla natura dell’incarico conferitogli, nonché delle loro competenze superiori dipartimentali per l’ambito di questo territorio, avrebbe o avrebbero dovuto vigilare, supportare ed intervenire nei tempi e nei modi giusti ed adeguati per evitare disfunzioni, disservizi, criticità di performance e di governance del Distretto 5, di cui gli effetti negativi sono ricaduti e tuttora ricadono, quotidianamente, sui pazienti e sui cittadini del comprensorio Sud Pontino che chiedono un’adeguata assistenza sanitaria.
Ancora Meschino: “E’ necessario che chiunque amministri e gestisca il bene pubblico, nel caso specifico l’assistenza sanitaria territoriale ed ospedaliera di questo comprensorio, intervenga a qualsiasi livello di gestione e di responsabilità istituzionale affinché siano reclutati, nel breve ed immediato periodo, idonei dirigenti in grado di saper gestire quanto loro assegnato dall’Amministrazione Pubblica, capaci di dare risposte ai fabbisogni assistenziali dei cittadini, di prendere decisioni anche coraggiose e consapevoli e di agire senza restare fermi nel prendere iniziative e senza restare in attesa che siano altri ad intervenire – ha concluso il coordinatore zonale del sindacato pensionati della Cgil – Coloro che amministrano e gestiscono il bene pubblico hanno l’obbligo di vigilare sul rispetto delle norme, anche ai fini dell’esercizio dell’azione disciplinare e di responsabilità erariale nei confronti dei soggetti ai quali sia imputabile la mancata erogazione dei necessari servizi assistenziali e di prestazioni sanitarie in favore del cittadino- paziente”.