L’Anpi Provinciale Latina prosegue con le iniziative di “Partecipazione popolare alla vita democratica” con affondo sui temi della Autonomia Differenziata. Partiamo da Minturno, sabato 23 novembre alle 10.30 presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Leon Battista Alberti di Minturno. Proseguiremo con Pontinia il 30 novembre alle 10 presso la sala consiliare del Palazzo Municipale di piazza Indipendenza; e con Roccagorga il 7 dicembre alle 10 presso l’Auditorium comunale “M. Tretola” di piazza Marconi.
Le tre iniziative con la partecipazione del Comitato Provinciale pro Referendum avranno carattere di dibattito pubblico aperto e la presenza del Prof. Fabio Ascenzi, studioso, autore del libro “Autonomia o secessione?” .
“È stata una grande partecipazione popolare quella della raccolta firme contro la legge sulla Autonomia Differenziata. È stato un grande lavoro che ha coinvolto il comitato preposto a livello nazionale e anche qui, provincia di Latina abbiamo lavorato tutti insieme associazioni e partiti del costituito Comitato Autonomia Differenziata, raggiungendo comprese le online il numero considerevole di circa 10.000 firme. Sarà necessario attendere la pubblicazione della sentenza, ma possiamo dire fin da ora che la Consulta, pur dichiarando la costituzionalità della legge sull’autonomia differenziata, ne ha scardinato completamente l’impianto richiamando il principio di unitarietà della Repubblica e il dovere di solidarietà e sottolineando come non si possa prescindere dal ruolo del Parlamento quando si tratta dei diritti civili e sociali dei cittadini. A parere di illustri costituzionalisti il percorso referendario prosegue, e bisogna continuare nella vigilanza e nell’impegno sul territorio” – spiega una nota dell’Anpi che anticipa gli eventi.
Quindi se in primavera avremo la tornata elettorale con il Referendum contro l’autonomia differenziata, dovremo andare alle urne, tutti, come il 2 giugno 1946, quando per la prima volta grazie anche al grande impegno dei partigiani, che fecero parte della Consulta Nazionale di preparazione al referendum universale, potettero votare tutti, anche finalmente le donne. Oggi le donne sono per una grande percentuale le astensioniste. Cerchiamo di unirci per una lotta democratica e andando a votare risponderemo: si all’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata delle Regioni. Semplicemente perché non vogliamo spezzettare l’Italia, la vogliamo una ed indivisibile, perché non vogliamo che peggiorino i servizi sociali, il lavoro, le imprese, la vita quotidiana di tutti, non vogliamo che aumentino le diseguaglianze e le discriminazioni. Consapevoli che la conoscenza è un dovere, questa è la nostra nuova resistenza che fa ponte con la storia e la memoria del passato.