FORMIA – Furono trucidati perché – secondo i loro assassini, una cinquanta di “SS” guidate dal famigerato tenente Kramer – avevano un solo difetto da pagare con la vita: non erano più alleati ma vili traditori, per di più italiani. L’oblio del tempo fortunatamente non è riuscita a lenire i sentimenti di commozione di un gruppo di anziani cittadini di Trivio che domenica mattina ha ricordato le otto vittime del più grave eccidio nazista consumato in provincia di Latina durante la guerra di Liberazione. La strage avvenne il 26 novembre 1943 quando, durante un rastrellamento di inaudita ferocia, furono uccisi otto civili inermi nella collina della Costarella, nella frazione di Trivio a Formia.
Sono stati il Comune, rappresentato dal vice sindaco Giovanni Valerio, ed il locale centro socio culturale a ricordare il sacrificio di Angelo Nocella, di 34 anni, di Luigi, di Giovanni, Francesco e Ersilio Filosa, rispettivamente di 30, 73, 38 e 18 anni, di Antonio Guglielmo, di 38 anni, di Salvatore Marciano di 37 anni e Alfredo Lagni che di anni ne aveva 35 anni. Una corona di alloro è stata deposta sul luogo dell’eccidio al termine di una messa di suffragio celebrata in precedenza presso la chiesa di S.Andrea dal parroco di Trivio, Monsignor Giuseppe Sparagna. E’ stato il primo a rendersi conto di come la partecipazione popolare ed istituzionale non sia stata la stessa di un anno fa, in occasione dell’80 anniversario di questa strage: “Siamo pochi ma buoni”.
Si contavano, infatti, sulle dita di una mano i bambini presenti (erano, in effetti, i chierichetti della funzione religiosa celebrata poco prima) alla deposizione della corona d’alloro che, in considerazione dell’unico vigile urbano presente (impegnato a trasferire nei pressi del monumento rievocativo l’eccidio il gonfalone del comune), è stata portata a mano, insieme ad un anziano del posto, dal consigliere comunale del partito Democratico Alessandro Carta. La stessa rappresentanza del mondo politico istituzionale è stata striminzita. Se della Giunta era presente il solo vice sindaco ed assessore al turismo (Giovanni Valerio, di Fratelli d’Italia), la rappresentanza consiliare è stata onorata dal Dem Carta e dal consigliere comunale (e provinciale) della Lega Nicola Riccardelli.
Per fortuna che le assenze della politica e della comunità triviese sono state colmate dalla sempre generosa partecipazione dei volontari dell’associazione nazionale Partigiani, di alcune associazioni combattentistiche e di quelle che raggruppano i Carabinieri e i finanzieri in congedo. Ma a fare la differenza è stata una splendida e luminosa giornata di sole che Angelo, Luigi, Giovanni, Francesco, Ersilio, Antonio, Salvatore e Alfredo, grazie alla loro testimonianza ed esempio, hanno meritato. A posteriori e a prescindere.
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