CISTERNA – Per un beffardo gioco del calendario l’annuale edizione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne anticiperà di un giorno l’inizio del processo per il duplice femminicidio che il 13 febbraio scorso costò la vita, nella loro villetta di via Monte Lepini nel quartiere San Valentino a Cisterna, a Nicola Zomparelli, di 49 anni, e alla secondogenita 19enne Reneè Amato. Le due donne furono uccise a colpi di pistola dal 27enne Christian Sodano che, al termine di una lite, regolò a suo modo i conti con Desireè, la primogenita di Nicoletta e sorella di Renee “colpevole” di aver esternato alcune ore prima la decisione di troncare una contrastata relazione sentimentale con il finanziere originario di Scauri. Sodano deve affrontare da martedì il processo con il rito immediato davanti la Corte d’Assise di Latina con la spada di Damocle di una possibile condanna all’ergastolo.
I suoi legali difensori, gli avvocati Lucio Teson e Leonardo Palombi, avevano chiesto di beneficiare del rito abbreviato che gli avrebbe consentito di ottenere uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna. E invece il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario ha respinto la richiesta per la presenza delle aggravanti come la premeditazione e i motivi abietti e futili. Se la richiesta di svolgere il rito immediato con la grave ipotesi di reato di duplice omicidio volontario era stata formalizzata dal magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Valerio De Luca, ha pesato nella decisione del Gip Cario di rigettare l’istanza di svolgerlo con il rito abbreviato l’aggravante della premeditazione consistita nel contenuto di alcune precedenti chat tra i due fidanzati dalle quali sarebbero emerse minacce di Sodano nei confronti della fidanzata cisternese.
La famiglia delle due vittime si costituirà parte civile attraverso l’avvocato Marco Fagiolo. Farà altrettanto l’Amministrazione comunale di Cisterna. Il sindaco Valentino Mantini ha nominato l’avvocato Nicodemo Gentile, presidente dell’associazione Penelope, fondata nel 2002 da Gildo Claps, fratello di Elisa, la giovane di Potenza vittima di un altro femminicidio uccisa nella tettoia della cattedrale di Potenza e trovata cadavere per caso dopo alcuni anni in occasione di alcuni interventi di ristrutturazione. Al cospetto della decisione di Desiree di voler troncare una relazione sentimentale che si era fatta complicata Sodano con la pistola di ordinanza fece fuoco contro Renè e Nicoletta, intervenute per difendere la ragazza di Cristian.
Il processo al via martedì sarà condizionato dall’aggravante della premeditazione riconosciuta a Sodano. Gli agenti della Squadra mobile di Latina trovarono nell’auto del finanziere di Scauri alcuni guanti, del nastro adesivo, un manganello ed un paio di manette. Se Sodano non ha saputo mai giustificare il loro possesso, i legali difensori Lucio Teson e Leonardo Palombi hanno spiegato che alcuni di questi oggetti fossero stati utilizzati dal finanziere – in servizio presso la sezione operativa navale di Ostia – per praticare l’hobby della pesca sportiva mentre il manganello e le manette erano appartenute alla defunta madre poliziotta ferroviaria.