L’Italia under 17 di pallanuoto maschile chiude quinta ai Giochi Europei di Baku

GAETA – “Un’esperienza sportiva straordinaria, ma anche organizzativa. Seimila atleti, impianti nuovi di zecca, tantissimi steward. Tutto organizzato con la precisione di un orologio svizzero. Poi vivere nel Villaggio olimpico è stato fantastico: tutte le mattine andavo in palestra per vedere gli allenamenti degli atleti di tutte le discipline, una cultura che si può apprendere in anni di carriera, assimilata solo in dieci giorni”.

Il gaetano Mino Di Cecca, assistente di Nando Pesci (ex Latina), ct della Nazionale italiana under 17 di pallanuoto maschile, racconta la sua emozionante avventura alla prima edizione dei Giochi Europei di Baku. In Azerbaigian, gli azzurrini hanno chiuso la rassegna continentale al quinto posto, dopo il netto successo per 11-6 nella finalina contro la Russia dell’ex coach del Posillipo Alexander Eryshov: team che era stato già superato nella fase a gironi per 9-8. Resta forte in casa italiana l’amarezza per l’eliminazione ai quarti contro la forte Serbia, volata poi fino alla medaglia d’oro a conferma della forza del settebello balcanico.

“Credo che abbiamo fatto miglioramenti incredibili – continua Di Cecca, 41 anni, insegnante di sostegno alla scuola media Pablo Neruda di Roma e formatosi con la Serapo Sport Gaeta – All’inizio dell’anno la nostra squadra aveva dei difetti in fase realizzativa e qualche problema nella difesa individuale. Abbiamo vinto cinque partite, persa per un soffio quella decisiva, complice un tiro incredibile da metà campo a 30” dalla fine dopo aver dominato il match in lungo e in largo. Purtroppo abbiamo fatto l’errore di voler recuperare il risultato nell’ultimo periodo. Ma sono peccati di gioventù. I ragazzi hanno vissuto questa esperienza fuori dalla normale vita di uno sportivo e sono stati bravi a gestire le loro emozioni. Faremo meglio nella prossima edizione, anche se il livello internazionale è talmente livellato che c’e’ una sottilissima linea che separa la vittoria dalla sconfitta. L’importante è esserci”.

Una curiosità: neanche un mese e mezzo fa la stessa Italia under 17 del duo Pesci-Di Cecca trionfò al torneo internazionale Otto Nazioni proprio nella piscina azera di Baku battendo in finale per 13-12 (dopo i tiri di rigore) i pari età della Grecia.

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