SUD PONTINO – Se ci sono stati, quali sono i motivi che hanno impedito la mancata e sin troppo reclamizzata riattivazione della Littorina, l’ex ferrovia che collegava Formi a Gaeta? E perché il piazzale dell’ex stazione ferroviaria di Gaeta, anziché essere uno strumento per dotare i due principali centri del Golfo di una mobilità sostenibile, è stato col passare del tempo privatizzato finendo al centro di una vera e propria attività immobiliare da parte dell’ex Consorzio di sviluppo industriale del sud pontino? Questi due interrogativi echeggeranno per forza di cose in una speciale riunione della Commissione permanente “Trasparenza e pubblicità” della Regione Lazio. Si svolgerà il prossimo 5 dicembre, alle ore 11, per affrontare “le problematiche relative ai lavori di riattivazione ferrovia Formia-Gaeta (ex Littorina)”.
Così è stata definito l’argomento di quella che il presidente della commissione, l’ex assessore Pd ai Lavori Pubblici della seconda Giunta Zingaretti Massimiliano Valeriani, ha inserito alla settima audizione della seduta del 5 dicembre, di giovedì prossimo insomma. E’ assai improbabile che gli invitati a controdedurre sull’argomento oggetto dell’audizione possano rispondere alla convocazione ma il presidente della commissione “Trasparenza” della Regione Lazio Valeriani ha chiesto la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore alla Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio, Fabrizio Ghera, il Sindaco di Gaeta Cristian Leccese, il Direttore del Consorzio Industriale del Lazio Unione dei Consorzi di Roma Latina, Frosinone, Rieti, Gaeta e Cassino Claudio Ferracci. Oltreché agli esponenti politici, in rappresentanza del Comitato di Cittadini “Piazzale Gaeta”, il professor Damiano Di Ciaccio.
Quella del 5 dicembre sarà una commissione Trasparenza della Regione molto significativa perché lo stesso presidente Valeriani conosce molto bene la problematica avendola affrontata ai tempi della seconda consiliatura della Giunta Zingaretti quando si occupava di Lavori Pubblici e Trasporti. In commissione il relatore (se andrà) più importante sarà il direttore del Consorzio industriale regionale Claudio Ferrracci anche se sarebbe stato più opportuno che gli ‘auditi” di Valeriani fossero gli ex vertici del disciolto Consorzio Industriale del sud pontino. Li ha sostanzialmente menzionati il sottosegretario di Stato alle infrastruttire Galeazzo Bignami (Fratelli d’Italia) rispondendo un mese fa nell’omonima commissione alla Camera dei Deputati ad un’interrogazione della parlamentare di Azione Federca Onori. La parlamentare di Albano cercava spiegazioni sullo spezzatino creato dall’ex Consind per quanto riguarda la privatizzazione del piazzale dell’ex-stazione ferroviaria ma da Bignani ha ottenuto un’altra verità pesante sulla mancata riattivazione dell’ex Littorina.
Il progetto, tra un plateale danno erariale, si era fermato su richiesta della Regione Lazio perché – a dire del sottosegretario Bignami – l’ex Consorzio Industriale del Golfo non aveva provveduto a modificare, innovandolo sul piano tecnologico, il progetto che la stessa Regione Lazio aveva lautamente finanziato per permettere al treno di arrivare da Formia a ridosso della spiaggia di Serapo. In effetti lo stop al cantiere c’è stato – ora trasformato in un paesaggio simile ad una savana africana – anche perché una delle ditte vincitrice dell’appalto era stata destinataria di un’interdittiva antimafia emessa a suo carico dalla Prefettura di Casera. Le domande che potrebbero essere rivolte al sindaco di Gaeta Leccese potrebbero riguardare la lenta ed inesorabile privatizzazione del piazzale dell’ex stazione, favorita dal silenzio, istituzionale e operativo, del comune di Gaeta, accusato dall’inchiesta della Procura di Cassino poi sfociata in un’aula di Tribunale (il processo riprenderà il prossimo fine gennaio) di non aver esercitato il diritto (consentito) di prelazione sia quando l’ex Consorzio industriale ha venduto nell’estate 2019 una porzione di piazzale per soli 409mila euro alla neonata società “Cavour Immobiliare” che in occasione dell’altra contesta decisione consortile di concedere per un periodo di 20 anni un’altra porzione di quest’area alla società napoletana, la “Quick Parkinh”, specializzata nella gestione della sosta privata.
L’audizione del sindaco Leccese è stata formalizzata è perché il comune, pur potendo, non ha mosso un dito nei confronti dell’operato dell’ex Consorzio industriale del sud pontino (entrambi a guida Forza Italia) su un’area di fatto pubblica essendo acquistata dallo stesso Consorzio industriale dalle Ferrovie dello Stato in vista della riattivazione, purtroppo (al momento) abortita, della Littorina. Chiara è la scelta del presidente Valeriani di udire l’attivo presidente del comitato “Piazzale Gaeta” Damiano Di Ciaccio. Da mesi sta chiedendo il rispetto delle delibere dei consigli comunali di Formia e Gaeta che lanciarono la necessità di difendere, già dal 2009, il carattere pubblicistico dell’area dell’ex piazzale della stazione in vista del progetto di far tornare il treno nel cuore di Gaeta. Il sindaco Leccese, marcato ad uomo dal comitato civico, si era impegnato a riportare l’argomento in consiglio comunale ma non si è fatto più nulla perché – secondo alcune indiscrezioni – ci sarebbe stati precisi veti della componente della maggioranza consiliare vicina, vicinissima, all’ex sindaco e attuale consigliere regionale di Forza Italia (non è tra gli invitati), Cosimino Mitrano, alla commissione del 5 dicembre quando sarà sentito l’assessore ai trasporti, demanio e patrimonio della Regione Lazio Fabrizio Ghera. Intanto la ripresa del processo penale (con l’ipotesi di lottizzazione abusiva dopo la cancellazione del reato di abuso d’ufficio) è dieto l’angolo ed il comune di Gaeta per creare la classica foglia di fico ad alcuni degli imputati eccellenti ha promosso una manifestazione d’interesse nei confronti del Consorzio industriale del Lazio (attualmente proprietario dell’ex stazione ferroviaria di Gaeta) per l’acquisto, decisamente tardivo, della stessa area. L’esultanza del sindaco Leccese è stata mitigata dalla cautela del presidente del Consorzio industriale regionale Raffaele Trequattrini.
A suo dire prima di alienare l’area vanno fatte due cose: concludere la transazione per la rescissione della convenzione – come detto – con la “Quick Parking” (che bussa a danari per la mancata realizzazione di un progetto di finanza per la costruzione di un parcheggio multipiano) e valutare l’entità economica del piazzale attraverso una stima di un consulente di parte. Insomma perché l’area torni nella disponibilità del comune di Gaeta c’è bisogno ancora di molto tempo ma ad esprimere un’”amara soddisfazione” perché la problematica sia approdata in seno alla commissione Trasparenza della Regione Lazio è il Movimento cinque Stelle di Gaeta.
“Credo sia un primo passo importante. Parleremo di risultati a momento debito quando dal confronto tra Enti emergeranno conseguenze concrete – ha dichiarato il portavoce cittadino del M5s, Simone Avico – E’ stato deciso di invitare anche il Comitato dal momento perchè non si può negare che l’impegno di questi mesi abbia suscitato un’attenzione di primo piano. Sottolineiamo quanto questo della mobilità nella zona sia un problema grave che colpisce tutta la città indistintamente. Il nostro interessamento inizia nel 2023 quando, sempre il nostro consigliere Adriano Zuccala ottenne alla Regione Lazio la risposta circa i motivi del fermo della Littorina. Si è trattato della risposta, guarda un po’, molto simile a quella del sottosegretario alle Infrastrutture utilizzata durante il Question Time in Parlamento. Difatti, come è ormai noto, è il Cantiere della Littorina l’embrione della situazione che ha portato poi alla svendita e alla privatizzazione di un’area che doveva altresì mantenere il vincolo di pubblica utilità. Nonostante non siamo presenti in Consiglio Comunale stiamo portando avanti una serie di attività di grande spessore tecnico, oltre che politico. Di questo – ha precisato Avico – devo ringraziare la Comunità degli iscritti di Gaeta, la nostra coordinatrice provinciale Maria Grazia Ciolfi e soprattutto il consigliere Regionale Adriano Zuccalà: nessuno mi ha mai lasciato solo. È altresì giusto sottolineare l’impegno dei Consiglieri di Minoranza del Comune di Gaeta che nel tempo si sono succeduti: senza la loro tenacia fin dal primo istante difficilmente oggi potremmo analizzare così dettagliatamente una situazione che consideriamo senza dubbio come la più brutta pagina della nostra città e per cui garantiamo l’impegno del Movimento 5 Stelle per archiviarla definitivamente” – ha concluso Avico .