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Sud Pontino / Torrente Pontone, interventi sul dissesto idrogeologico: arriva l’esito della gara d’appalto [VIDEO]

SUD PONTINO  -A 12 anni dalla tragedia in cui perse la vita un’anziana di oltre 80 anni, il torrente Pontone sarà interessato finalmente da interventi di mitigazione a causa del suo datato ed irrisolto dissesto idrogeologico. Rivestiva una legittima attesa lo svolgimento della gara d’appalto svolta presso l’avvocatura della Centrale Unica di Committenza dell’amministrazione provinciale di Latina alla luce dell’importante investimento – oltre 10milioni di euro – previsto. E’ stata una licitazione assai complessa e lunga, articolata in ben cinque sedute svoltesi dall’11 al 21 novembre scorsi per aprire e valutare le varie offerte arrivate da ogni parte d’Italia da sedici realtà imprenditoriali del settore, alcune delle quali ai nastri di partenza con lo status (alla luce della delicatezza degli interventi da realizzare e finanziati) di raggruppamento temporanea d’impresa.

A prevalere con un ribasso d’asta del 19,57% è stato il “Cfc- Consorzio fra Costruttori” di Reggio Emilia. In effetti a realizzare l’opera, quale ditta esecutrice, è stata scelta però da parte dell’impresa appaltatrice la consorziata “Green Building srl” di Atina mentre la progettazione esecutiva sarà curata da un raggruppamento temporaneo d’impresa formato dalla Sopron Engineering di Napoli e dalla cassinate Itogeo srl . I lavori dovrebbero iniziare agli inizi del 2025 e terminare nei prossimi due anni.

D’ora innanzi ad occuparsene sarà, nel cuore della campagna elettorale, il comune di Itri, scelto, grazie all’incisivo e risolutore intervento dell’ex sindaco Antonio Fargiorgio, quale ente e comune capofila tra quelli più importanti di Formia e Gaeta. Non è un caso che l’esito dell’impegnativo della Centrale unica di committenza della Provincia è stato comunicato al comune aurunco, il cui positivo esito, attraverso la determina 301 del 25 novembre del responsabile del Settore Lavori Pubblici Massimiliano Meschino, è stato condiviso e raccolto in vista della firma del contratto di gara con la società appaltatrice.

GLI INTERVENTI PREVISTI E LA CRONISTORIA DELL’ITER

Concretamente ammontano a 5milioni e 396mila euro – cui si aggiungono 126mila euro per la progettazione esecutiva – che serviranno, nello specifico, a realizzare la sistemazione dell’alveo del torrente Pontone (due milioni e 727mila euro), la realizzazione del nuovo ponte sulla Flacca in prossimità della foce in località Vindicio con una serie di raccordi stradali e finanche la bonifica di una serie di ordigni bellici. Della necessità di questo appalto si è cominciato a parlare all’indomani della tragedia che si consumò nella notte di Ognissanti del 2012 quando, a causa dell’esondazione del Rio D’Itri-Torrente Pontone, il corso d’acqua “perse ogni sua funzionalità struttura essendo stati distrutti interi tratti di argine, del letto e delle anse.

I comuni di Formia, Gaeta e Itri si riunirono il 4 ottobre 2013 e sottoscrissero un documento d’ intenti per dare mandato al comune di Itri di predisporre un progetto tecnico finalizzato al risanamento del torrente e di presentazione una richiesta di finanziamento al Ministero dell’ambiente”. Fu il 2 gennaio 2014 l’allora dirigente del settore Lavori Pubblici Massimo Monacelli a chiedere al commissario Prefettizio dle comune di Ittrri a chiedere ala regione Lazio il finanziamento di oltre 10 milioni di euro e, esattamente, 10 milioni e 175mila euro. TRascorse oltre un anno e soltanto il 9 gennaio 2015 la stessa Regione – Area difesa del suolo – chiese al comune di Itri di modificare il progetto per essere ammesso, attraverso la Prefettura di Latina, a finanziamento nell’ambito del piano “Italia sicura 2015-2020”.

Nella notte tra il 12 ed il 13 novembre 2019 si registrò una nuova esondazione del Ponte all’altezza della sua foce sulla spiaggia formiana di Vindicio e, dopo due mesi, l’allora sindaco Antonio Fargiorgio, quale rappresentante del comune capofila un contributo per integrare lo stesso progetto. Venne concesso – 307mila euro – ed il comune affiò la progettazione al raggruppamento temporaneo di impresa che, formato dal “Sgi Studio”, dall’architetto Maria Teresa Cibelli e dall’archeologo Valentina Vitali, redasse il progetto di fattibilità tecnica ed economico relativamente al primo stralcio per quanto riguarda il tratto tra la foce di Vindicio ed il ponte della Canzatora.

Nel corso dei primi mesi del 2024 – grazie alla determinante accelerazione garantita dal comitato civico presieduto dall’avvocato Pasquale Di Gabriele, come peraltro ribadisce nell’intervista video allegata – il progetto integrativo venne approvato dai comuni di Formia, Gaeta e Itri che il 13 marzo scorso, al tramonto dell’amministrazione del sindaco Giovanni Agresti , ha autorizzato il Rup ad avviare le relative e susseguenti procedure. La prima conseguenza fu naturalmente la convocazione il 3 aprile 2024 della conferenza di servizi che si è conclusa positivamente il 6 agosto. E’ toccato il 15 ottobre scorso all’attuale commissario straordinario del comune di Itri approvare definitivamente il progetto di fattibilità tecnica ed economica che, dopo lo svolgimento di un’attesa gara d’appalto, ha conosciuto il nome dell’impresa che lo realizzerà. Si spera molto presto (alla luce anche del personale impegno dell’ex sindaco di Itri Fargiorgio e dell’ex deputato del Movimento Cinque Stelle Raffale Trano) per garantire la sicurezza di centinaia di cittadini residenti e di numerose attività economiche ed imprenditoriali insistenti lungo le due sponde di un corso d’acqua che, burocrazia permettendo, vuole tornare ad essere “nomale”.

INTERVISTA video Pasquale Di Gabriele, presidente comitato “Pontone”

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